Ester e Bianca sono due sorelle, trovate morte in un giorno come tanti del 1987, ad Urbino. Un parco pubblico fa da sfondo ad una tragedia consumata a causa della droga. Da qui, da questa storia di morte, muove il nuovo romanzo di Alessio Torino, Urbino, Nebraska. Ambientato ad Urbino (città dell’autore), il libro si compone di quattro storie autonome, indipendenti, legate però in maniera indissolubile alla vicenda di Ester e Bianca.
Così una studentessa universitaria vuole confortare la madre malata delle due ragazze; un gruppo di giovani musicisti si ispira alla collezione dei loro dischi; uno scrittore fallito vorrebbe inserirle nel suo nuovo romanzo; la parabola di un giovane sembra ridare senso all’intera vicenda. Zena, Nicola, Mattia e Federico (i protagonisti dei quattro racconti), sembrano vivere il disagio che Torino, sapientemente, sparge nelle pagine del suo libro. Urbino da luogo fisico diventa sensazione universale dentro il cuore di ogni protagonista, che sembra incatenato a quella città, sospeso tra un amore morboso e la voglia di fuggirne ad ogni costo. Immaginando una colonna sonora al di là delle righe, Urbino, Nebraska ci parla di disillusione, di paura di vivere, di fughe progettate e mai avvenute, di svolte impossibili e di perdoni necessari quanto assenti.
Succede un po’ così a tutti, nell’affrontare un disagio che parte da dentro. Se Ester e Bianca rappresentano il capitolo finale a cui non c’è seguito, i quattro personaggi che ci descrive Alessio Torino giocano a rimpiattino con le loro possibilità, con le loro storie personali. Il peso che non riescono a sostenere, è quello dell’irrisolto, dell’immobilità, del futuro per troppe volte visto ma non raggiunto. Perché alcune cose vanno guardate in faccia, chiamate col loro nome, altrimenti un senso di incompiutezza pervaderà i nostri giorni, fino a che radici ed orizzonti si intrecceranno tenendoci prigionieri.
9788875215163