9 luglio 2006: una serata speciale, quella della finale dei Mondiali, Italia vs Francia. Una serata di tensione, in cui la metafora calcistica dei novanta minuti, in cui tutto può succedere, diventa un parallelo con la vita di Andrea, molto malato, che aspetta da tempo un organo compatibile per un trapianto. Quella sera ci sono vite che s’intrecciano e vite che potrebbero spezzarsi, di giovani o adulti ancora forti e vigorosi, che con la loro morte potrebbero regalare – anche se è triste dirlo – una speranza di vita ad Andrea.
È questo ciò di cui tratta Nessundorma di Marina Mander (Mondadori), da pochi giorni disponibile nelle librerie.
Marina Mander ha già pubblicato Ipocondria fantastica, Catalogo degli addii (con le illustrazioni di Beppe Giacobbe) e La prima vera bugia (2011), tutti con et al./Edizioni.