Esce in libreria L’anno del coniglio, romanzo di Tuomas Kyrö, edito da Iperborea.
Vatanescu, clandestino rumeno in Finlandia, è deciso ad integrarsi e a comprare al figlio Miklos quelle scarpette da calcio che tanto desidera. Forte di un contratto a tempo indeterminato da mendicante per Jegor Kugar, ex agente del KGB, nonché trafficante di droga, armi ed esseri umani, Vatanescu «si ritrova sballottato da Helsinki alla Lapponia, braccato da polizia e mafia russa, con un coniglio salvato in un parco come inseparabile talismano».
A quarant’anni da L’anno della lepre di Arto Paasilinna, «Tuomas Kyrö racconta l’epopea di un outsider dei nostri giorni, trascinato per tutti i gradini della società e i trabocchetti della burocrazia, le battaglie di filantropi, ambientalisti, politici e i sogni di una prestigiatrice incompresa». Se Vatanen di Paasilinna ha potuto scegliere di essere libero, Vatanescu «non ha altra scelta che rincorrere un posto a lui negato nel sistema».