La paura è una questione di archetipi, figurazioni stilizzate di sentimenti primigeni, che accompagnano l’uomo e strutturano le narrazioni dalla notte dei tempi. Stephen King questo l’ha capito, e ci ha costruito intorno una carriera intera e il suo capolavoro, It.
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La trama
“Esso”: è l’Uomo Nero, il Mostro-Sotto-Il-Letto, una creatura multiforme, incistata negli odi e delle ipocrisie della provincia americana, che sguscia fuori ogni 27 anni per nutrirsi. Le sue vittime predilette sono i bambini, che attacca assumendo la forma delle loro paure più recondite.
A combatterlo, i Perdenti, un gruppo di ragazzini capeggiato da Bill Denbrough, scrittore in erba, a cui il mostro (proprio nella prima scena del libro) ha portato via il fratellino. Questo negli anni ’60: It sembra morto, ma non è così: si risveglia nel 1984 e Bill (diventato nel frattempo un romanziere horror…) e gli ex Perdenti, ormai adulti, si ritrovano a Derry, per affrontare ancora una volta la minaccia.
La recensione di It, capolavoro di Stephen King
Tutto It di Stephen King sfrutta topos fantastico-fiabeschi per inscenare un’allegoria sul potere della fantasia, sulla magia dell’infanzia e il trauma della crescita. Gli adulti, a Derry, sono distratti, assenti, violenti (anche con i propri figli): credono solo a ciò che vedono e sono talmente tanto intossicati dai miasmi della loro vita quotidiana che neppure si accorgono di It, il quale prospera e si nutre delle loro energie negative. Bill, Ben, Eddie, Richie, Beverly e Mike (tutti meno che Stan, suicidatosi per non dover affrontare l’orrore) battaglieranno con It facendo leva sull’unica arma che hanno: la loro purezza.
Dopo trent’anni, i Perdenti riusciranno a recuperare quello spirito infantile che, sebbene dimenticato, non li ha mai veramente abbandonati.
Nel corso delle oltre mille e duecento pagine del romanzo (di recente pubblicato da Pickwick), Stephen King scodella un repertorio di ragni-giganti, pagliacci killer, sanguisughe alate; intreccia passato e presente, magia bianca e potenze oscure. Disegna una cosmogonia (It e la Tartaruga sarebbero la creazione di una misteriosa entità, denominata semplicemente L’Altro) e vi ambienta un romanzo che ha dalla sua la poesia della ribellione adolescenziale al mondo ottusamente materialista dei grandi. It, insomma, è il classico postmoderno per eccellenza, un concentrato di topos senza tempo rinverditi e vivacizzati dalla penna di uno dei più grandi storyteller di sempre.
Stephen King
Casa editrice
Pickwick
Anno
2019
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
1000
Traduzione
Tullio Dobner
ISBN
9788868365622