Ovunque giaguari

Ovunque giaguari: romanzo di Tommaso Pagano

Tommaso Pagano è l’autore del romanzo dal titolo Ovunque Giaguari, che la casa editrice Mondadori porta in libreria in queste settimane.

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Con Ovunque giaguari Tommaso Pagano scrive, più che un poliziesco, un romanzo famigliare, un romanzo siciliano, mescolando lo sguardo stupefatto del giovane Tommaso a quello disincantato del nonno. Dietro questa insolita coppia di autonomi “investigatori” c’è una città, Siracusa, torva di luci spettrali, c’è una società, ci sono traffici loschi, e c’è soprattutto una malinconia diffusa che intacca il paesaggio, la calura, la giungla del male.

Ovunque giaguari – Tommaso Pagano

La dirigente di polizia Anna Musumeci lascia una lettera di addio, scritta di suo pugno, a fianco al suo corpo impiccato. Stava indagando sulla morte di un bracciante della cooperativa Amunì, governata da don Damiano. Il questore si arrende volentieri a quella che pare una indiscutibile evidenza.

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Ovunque giaguari

Solo Tommaso, il padre di Anna, che ha trovato il cadavere, crede che non possa essersi suicidata: troppa vitalità, troppa passione, troppa curiosità. Dieci anni dopo, il tredicenne figlio di Anna convince il nonno, mai rassegnato, a investigare. Il giovane Tommaso, che porta lo stesso nome dell’avo, è preoccupato per il padre, inghiottito da una silente depressione, e ritiene di alleviarne il dolore inchiodando l’assassino. Non solo: deve riuscirci prima che mischino le ossa della madre (come da prassi dopo dieci anni), per trovare prove dal momento che non è mai stata fatta un’autopsia.

Anche Vito Prestia, vicequestore, non ha mai creduto alla tesi del suicidio, e fa riaprire il caso. Da lì le vicende si ingarbugliano, e in tanto gnommero (come direbbe Gadda) emerge una verità imprevedibile e sconcertante che scompiglia le carte e lascia il giovane Tommaso di fronte a una realtà intollerabile.

L’autore

Tommaso Pagano è nato a Genova, ma da tredici anni si ritrova a Siracusa a fare il sostituto procuratore. Ha scritto per l’editore Solferino Il bambino che disegnava le anime. La cosa più bella che ha fatto in vita sua si chiama Giacomo.

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