7500

7500: terrore e claustrofobia ad alta quota

Il giovane regista Patrick Vollrath fa il suo esordio nel lungometraggio con 7500, un thriller che aumenta la tensione scena dopo scena e che ha la particolarità di svolgersi in un solo ambiente.

7500 regala quindi un po’ di claustrofobia quindi unita ad una buona dose di adrenalina, per un pilota che deve fare i conti con un dirottamento dell’aereo.

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La trama

Tobias è il protagonista del film, un pilota di aerei americano che vive però in Germania, dove lavora e dove vive con una compagna di origini musulmane e un figlio di due anni.

Una sera, all’aeroporto di Berlino, sta per pilotare il volo di linea che dovrà portare 85 passeggeri a Parigi. nella cabina di pilotaggio, al suo fianco, c’è il capitano tedesco Michael. Dietro la porta della cabina la hostess Gökce, che è la compagna di Tobias e la madre di suo figlio.

Quando l’aereo decolla e raggiunge l’altitudine di crociera, ecco che un gruppo di terroristi cerca di fare irruzione nella cabina. Si scatena il panico e una lotta per la sopravvivenza.

7500 – La recensione

7500 ha il suo tratto distintivo, particolare e ben riuscito nell’unica location all’interno del quale si svolge l’intera vicenda. Tutto infatti è racchiuso nell’aereo, anzi più precisamente nella cabina di pilotaggio.

Un thriller quindi che muove lo sguardo dello spettatore in un campo limitato, ma che viene descritto e sviscerato nei minimi particolari. Da una parte quindi la minuzia con cui sono descritte le operazioni di decollo e di atterraggio, e dall’altra la tensione crescente insieme ad un senso di claustrofobia che aumenta il pathos.

7500 non spazia troppo su linee narrative secondarie o su personaggi di appoggio, rimanendo invece ben saldo su Tobias (ottima interpretazione di Joseph Gordon-Levitt), che si divide tra il ruolo di pilota e l’uomo che lotta per sopravvivere, mentre vede gli affetti più cari in pericolo.

Il doppio ruolo del pilota e del padre di famiglia si intrecciano, si mescolano, danno vita ad attimi di rabbia. Certo, il copione non è nulla di originale, ma l’elemento della staticità dell’ambientazione regala qualcosa in più a questo film, insieme ai colpi che i terroristi danno sulla porta della cabina, cercando di fare irruzione.

Dalla telecamera posta sopra la porta riusciamo anche noi a guardare al di là, verso l’aereo, verso lo spazio non protetto e non accessibile. Fino a quando quella porta si aprirà, portando ad un finale già scritto e forse un po’ scontato.

copertina
Regia
Patrick Vollrath
Genere
Thriller
Anno
2018
Attori
Joseph Gordon-Levitt - Carlo Kitzlinger -
Durata
92 minuti
Paese
USA
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.