Beckett

Beckett: cospirazione al di là del classico thriller

Ferdinando Cito Filomarino torna sullo schermo dopo Antonia. Lo fa con Beckett, un thriller che mescola politica, azione e dramma per regalare al pubblico momenti di tensione e inseguimenti forsennati.

Beckett è un film di genere, che attraversa i più classici schemi di genere, nei quali l’intrigo politico è al centro della vicenda.

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La trama

Beckett e April sono una coppia di giovani fidanzati in vacanza in Grecia. In quella terra c’è una turbolenta situazione politica, e così  due preferiscono lasciare Atene per vivere qualche giorno di tranquillità nell’interno del Paese.

La zona è montuosa, poco abitata. I due però hanno un grave incidente d’auto, nel quale la donna perde la vita. Da quel momento in poi Beckett non dovrà solo affrontare il dolore della perdita, ma diventa oggetto di un complotto.

Inizia una caccia all’uomo che coinvolge le autorità locali e l’ambasciata americana. Ma qual è la vera ragione di questa situazione?

Beckett – La recensione

Innegabile che Beckett sia un film di azione pura, che parte in maniera lenta, soft, quasi sentimentale. Nei primi momenti infatti conosciamo la coppia in vacanza, entriamo nella loro intimità. Ma a ben vedere già dai dettagli si intuisce che qualcosa sposta l’attenzione altrove.

Molto infatti, nel film di Ferdinando Cito Filomarino, ha un peso dal punto di vista sociale, culturale, politico. Beckett diventa un uomo solo in lotta contro il potere, contro l’illegalità istituzionalizzata, contro i fantasmi del suo passato e contro i sensi di colpa.

Un eroe, o un antieroe che si trova catapultato in un incubo di cui all’inizio non riesce a capire la ragione. Mettere insieme i pezzi di questo puzzle conterà tanto quanto cercare di salvarsi la vita, andando oltre i propri limiti.

Ma questo è anche un film politico, nel quale viene denunciata la grave situazione della Grecia degli ultimi 20 anni, e nel quale il protagonista (americano e di colore), rappresenta sia una nazione che incide spesso negativamente sull’assetto mondiale, sia quella parte di minoranza che lotta per “esistere”.

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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.