Sull’acqua è un romanzo di H.M. Van den Brink tanto breve quanto potente, che lancia uno sguardo chiaro e limpido sulla giovinezza, e che mette la memoria al centro della miscela narrativa.
Romanzo d’esordio dello scrittore olandese, ora torna in libreria in questo inizio di 2020 per Marsilio, per unire sport e letteratura in un’opera armonica.
IL SILENZIO DEI SATELLITI – ECCO LA NOSTRA RECENSIONE
La trama
Siamo nell’estate del 1939, e ad Amsterdam due ragazzi (Anton e David) amano profondamente il canottaggio, tanto da fondersi con le barche, il fiume ed il cielo.
Immersi in questo sport sono felici, tra «carne, muscoli, sole e legno, acqua e pietra», tra gli allenamenti e la capacità di sincronizzare i movimenti, mentre l’Europa intera trattiene il fiato per l’avanzare del nazismo.
Cinque anni dopo, sul pontile della scuola di canottaggio, col rumore degli aerei diretti al fronte, Anton ricorda i tempi andati, l’amicizia con David (ragazzo ebreo), l’allenatore tedesco che sognava le Olimpiadi.
La recensione di Sull’acqua di H.M. Van den Brink
Sull’acqua è un romanzo che appaga il lettore, che si fa avvincente negli attimi della competizione, che segue il ritmo incalzante delle vogate per poi acquietarsi nella tenerezza e nei ricordi.
Con la guerra sullo sfondo, lo scrittore olandese crea una storia di sport e amicizia che va oltre i confini, di condivisione completa non solo della quotidianità ma anche degli obiettivi e dei destini.
La memoria Sull’acqua si va vivida, si fonde perfettamente con lo stile di H.M. Van den Brink che esalta la potenza del canottaggio, l’armonia del lavoro di squadra, la sofferenza. Nulla va dimenticato in questa storia; tutto va accarezzato lievemente come gli anni che passano. Solo in quel momento, a debita distanza, potremo avere chiara la luce di ogni storia.
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H.M. Van den Brink
Casa editrice
Marsilio
Anno
2020
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
144
Traduzione
Franco Paris
ISBN
9788829701797