Jean Baptiste Del Amo

Jean-Baptiste Del Amo – Il sale

Quando mi sono chiesto che romanzo fosse, in fin dei conti, Il sale di Jean-Baptiste Del Amo (NEO Edizioni), la prima cosa che mi sono risposto è che fosse un romanzo sulla memoria. E in effetti così è se Louise, un’anziana madre, decide di riunire i propri figli (Jonas, Alby e Fanny) nella casa paterna.  D’altronde l’autore, considerato un vero fenomeno letterario in Francia, ha un rapporto particolare con le storie che parlano di crescita, di educazione, di narrazioni che pian piano si avvicinano all’oggi.

Un romanzo che è fatto di memoria deve avere squarci di passato che affacciano sul presente, e così in realtà succede con Jean-Baptiste Del Amo, che nella scrittura allarga letteralmente voci e ricordi dei personaggi: narrando le loro esistenze Il sale prende consistenza, prende vita. E lo fa passando attraverso il corpo dei personaggi, nel senso di carne, sesso e sangue. Forse è proprio questo uno dei motivi per cui questo romanzo ha vinto il Premio Modus Legendi 2018, perché attraverso il passato ogni protagonista si annulla nel momento del confronto con se stesso e con gli altri.

Jean-Baptiste Del Amo

Proprio questo confronto, però, fa sì che Il sale non sia solo un romanzo sulla memoria, ma una grande saga familiare che ruota intorno alla figura di un padre ormai morto ma ancora presente su ogni storia. Come a dire, quando il corpo non c’è più, rimane l’ombra, un qualcosa che niente può cancellare. Ci sono più voci che danno forma a questa storia, più punti di vista per raccontare la stessa vicenda, più visioni di quello che è e di quello che è stato. In ogni voce c’è una sensualità particolare, un dettaglio su cui soffermarsi, qualcosa che poi non ritroveremo più.

Insomma, per Jean-Baptiste Del Amo i corpi sono menzogne o realtà? È possibile che attraverso il corpo si arrivi ad un confronto definitivo con la propria storia e con quella degli altri? Ci sono delle cose che possono far male in questo libro: i ricordi, la famiglia, la morte. Il sale non è solo il titolo del libro, ma è il sapore di ciò che vi rimarrà in bocca dopo aver incontrato questa storia; e guarda caso, è lo stesso sapore che hanno le lacrime, la stessa cosa che può chiudervi le vene se ne abusate. Ma è anche quella cosa che può dar sapore a ciò che non ne ha.

copertina
Autore
Jean Baptiste Del Amo
Casa editrice
Neo Edizioni
Anno
2018
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
276
Traduzione
Sabrina Campolongo
ISBN
9788896176153
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.