Nicola Lagioia – La ferocia

La ferocia di Nicola Lagioia (Premio Strega 2015) racconta la tragica storia di una ricca famiglia barese sull’orlo della rovina: Vittorio Salvemini è un noto imprenditore, la cui figlia, Clara, viene una notte ritrovata morta ai piedi di un autosilo. Per tutti si tratta di suicidio, anche se il fratello Michele sente che dietro alla scomparsa della sorella si nasconde dell’altro.

Michele da anni vive a Roma, dove lavora come giornalista. È il figlio illegittimo di Vittorio, già padre di altri tre figli avuti con Annamaria, la legittima consorte. Tutto sommato Michele è stato accettato in famiglia, anche se alcuni disturbi durante l’adolescenza ne hanno decretato l’allontanamento, il ricovero in alcune cliniche psichiatriche e poi la vita nella capitale, dove può scrivere e pubblicare in alcune note testate nazionali grazie alle raccomandazioni del padre. A Clara lo legava un rapporto molto particolare, quasi morboso, rievocato nel romanzo nel momento in cui l’uomo torna a Bari dopo il lungo (auto)esilio romano.

È proprio l’apparente suicidio di Clara a innescare una serie di reazioni a catena che determinano il crollo dell’impero dei Salvemini, costruito su rapporti poco puliti con il mondo economico e politico. Nella narrazione emerge nitida proprio questa complessa figura femminile, la sua vita, le sue relazioni, le sue dipendenze, dal sesso, dalla cocaina. Michele decide di andare fino in fondo alla vicenda, cercando risposte che possano determinare le reali cause che hanno portato la sorella a trovarsi nuda e coperta di sangue in una strada statale, in una calda notte primaverile.

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Nicola Lagioia traccia un ritratto impietoso e, appunto, feroce, di una famiglia il cui precario equilibrio sta per andare in mille pezzi: le pagine restituiscono l’immagine di uomini e donne intimamente consapevoli dell’imminente sfacelo, che si aggrappano a poche e labili illusioni. Sono gli Indifferenti di Moravia ancor più disperati, più lucidi, incapaci di concepire una vita al di fuori di quella che da sempre sono abituati a vivere: un’inadeguatezza al mondo esterno che si traduce nelle sorti di Clara, nell’isolamento di Michele, nella solitudine di Vittorio, ma anche nella tensione e nell’angoscia vissute dagli altri due figli, Ruggero e Gioia.

La ferocia è un libro in cui dominano flashback, una narrazione rapida e coinvolgente, tinte noir, che trasformano una semplice cronaca famigliare in una torbida storia di verità nascoste. A differenza dei Carla e Michele di Moravia, così vicini nella loro disperata lucidità, ma incapaci di provare reciproca empatia – e, quindi, incapaci di aiutarsi a vicenda -, Clara e Michele di Lagioia riescono ad affrontare il mondo e le sue brutture proprio grazie all’affetto che li lega, per quanto indecifrabile e ossessivo possa sembrare agli occhi del lettore. Un sentimento esclusivo che va oltre la morte, perché proprio la scomparsa di quella sorella tanto amata spinge Michele a delle azioni irreversibili, ma necessarie.

La ferocia è un susseguirsi di colpi di scena e scoperte terribili, è la triste parentesi umana di personaggi impressi sulla pagina in tutta la loro mediocrità e piccolezza. L’autentica devozione dei due fratelli regala alla trama l’unico momento puro e onesto, libero da inganni, paure, vizi, atrocità e meschini interessi. L’amore (in tutte le sue forme, anche quello fraterno) salverà il mondo, lo renderà un posto un po’ più giusto e pulito, in cui sarà un po’ meno difficile vivere.

ISBN
9788806214562
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