Woody Allen alla regia di una serie tv per Amazon

Era il lontano 1990 quando David Lynch dirigeva con Twin Peaks la sua prima serie tv, contribuendo a ridefinire il ruolo della televisione e il suo rapporto con il grande schermo. E ci sono voluti 20 anni prima che le serie tv diventassero terreno fertile per tutti i più grandi registi del cinema, dal 2010 per la precisione, anno di Boardwalk Empire di Martin Scorsese (lo hanno seguito Michael Mann, Guillermo Del Toro, Steven Soderbergh per citarne solo alcuni).

Dal 2013 però, nella lotta tra cinema e tv si è aggiunto un altro contendente, ovvero internet e i servizi di streaming on line, dimostrando fin da House of cards di David Fincher di potersela giocare alla pari con tutti gli altri. Se in un primo momento Netflix sembrava essere la principale piattaforma di contenuti on demand, da quest’anno sta lentamente emergendo il servizio Amazon Prime Instant Video (attivo in Usa, Inghilterra e Germania) che si è imposto agli ultimi Golden Globes vincendo due premi per la comedy Transparent.

Dopo aver ingaggiato Ridley Scott come produttore di The man in the high castle (tratta dalla celebre opera di Philip K. Dick La svastica sul sole), il colosso Amazon ha reclutato un altro pezzo da novanta per la sua programmazione seriale: si tratta nientemeno che di Woody Allen, che scriverà e dirigerà una intera stagione di un progetto ancora senza titolo che prevede episodi da trenta minuti in puro stile alleniano.

«Woody Allen è un creatore visionario che ha fatto alcuni dei più grandi film di tutti i tempi – ha dichiarato il vice presidente degli Amazon Studios, Roy Price. Ed è un onore poter lavorare con lui sulla sua prima serie televisiva: da Io e Annie a Blue Jasmine, Woody è stato nella prima linea creativa del cinema americano e non potevamo essere più emozionati di mandare in onda in esclusiva su Prime Instant Video la sua prima serie televisiva il prossimo anno».

«Non so come sono rimasto coinvolto – ha risposto ironicamente il regista vincitore di quattro Oscar. Non ho idee e non sono sicuro da dove devo cominciare. La mia ipotesi è che Roy Price se ne pentirà».

Sotto, l’ultima fatica cinematografica del regista newyorchese, Magic in the moonlight.

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