Roberto Costantini – Il male non dimentica

In Tu sei il male (2011) e in Alle radici del male (2012) dell’ingegnere Roberto Costantini si allude sovente a un trauma mai rielaborato dall’animo tormentato del protagonista, il Commissario Michele Ballisteri: cosa ha ucciso in lui ogni ideale, cosa lo ha trasformato in una sorta di Marlowe precocemente invecchiato, cosa lo ha reso violento nei confronti delle donne amate come la giornalista Linda Nardi? Per scavare nella psiche malandata del suo eroe ne Il male non dimentica lo scrittore ne delinea il romanzo di formazione, svoltosi nella Libia fra li 1958 e il 1969 alla vigila della presa del potere del colonnello Gheddafi.

Per rendere più efficace l’esplorazione nel profondo, Costantini affida il racconto alla voce del diciannovenne Mike/Michele, facendone l’alter ego immaturo del protagonista: i ricordi mai rimossi nel poliziotto sulle soglie della senilità sono nello stesso individuo alle soglie dell’età adulta esperienza bruciante. La polarità ieri/oggi, 1958-1969/2011, è funzionale non solo a un ritratto stratificato di Michele ma anche al fare della visione rinunciataria di lui una efficace rappresentazione dello stato d’animo di un Paese intero, privo di padri veri, un’Italia «sulla cui rovina», per citare l’azzeccata battuta dell’ultimo film di Virzì, Il capitale umano (2014), hanno «scommesso», vincendo, le cosiddette classi privilegiate. E proprio andando al cuore di una vicenda individuale drammaticamente esemplare come quella di Balestreri, che si comprende fino in fondo il potere corrosivo e soprattutto invasivo del male: Michele, «figlio di una delle famiglie più ricche e importanti di Tripoli» vive a stretto contatto con il potere ed è troppo fragile per opporsi alla sua forza corruttrice persino quando essa determina l’assassinio della madre Italia. La sua caduta, cosi come la sua storia, viene a coincidere con quella di un Paese il cui passato di trame occulte e di delitti impuniti nessuno ha mai voluto veramente disseppellire: il rimorso per quella lontana verità tradita porta Michele ad odiare se stesso fino al punto di fare del male alle persone che invece vorrebbe amare.

Costretto dagli eventi ad abbandonare l’involucro protettivo di una corazza costruita sul senso di impotenza, la sua strada sfiora un cinquantennio di vicende italiane e libiche: potentati economici, mafia, politica, Chiesa, IOR, lealisti del colonnello Gheddafi, fondamentalisti islamici, servizi segreti d’Occidente sono i numerosi attori di un intricato canovaccio in cui il lieto fine…beato chi riesce a scriverselo!

ISBN
9788831711173
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