"Gioventù bruciata" torna al cinema in versione restaurata

Gioventù bruciata di Nicholas Ray torna al cinema, in versione restaurata. Il restauro è stato ad opera di Gucci, The Film Foundation di Martin Scorsese e Warner Bros Entertainment. L’opera verrà distribuita in versione originale con sottotitoli italiani per tutto il mese di novembre, grazie al Cinema Ritrovato, promosso dalla Cineteca di Bologna e dal Gruppo Unipol (qui la scheda del film e la programmazione completa).
Sono passati quasi sessant’anni da questo intramontabile cult con James Dean, incentrato su un gruppo di adolescenti, figli della mentalità borghese e perbenista dalla quale cercano emancipazione. Protagonista era questo ragazzo un po’ irrequieto di nome Jim, coinvolto, suo malgrado, in un incidente che costa la vita a un suo coetaneo, dopo che i due si erano sfidati in una chicken run, una pericolosa corsa in macchina. Anche se non responsabile direttamente del fatto, Jim si sente in colpa e vorrebbe confessare tutto alla polizia. Viene fermato dai genitori, che tentano di negare il senso di responsabilità del figlio, affermando che non era solo al momento dell’incidente, che non dev’essere lui a pagare per tutti e che basta convincersi di questo per essere a posto con la propria coscienza.
Jim incarna i disagi di un’intera generazione della provincia americana, quella del dopoguerra, facendosi specchio del disincanto, della crisi dei valori di giovani che si trovano a dover affrontare il passaggio all’età adulta privi di punti di riferimento. La ribellione è l’unica via per attirare l’attenzione di genitori incapaci di comprendere cosa manca ai figli. Si tratta di ragazzi appartenenti a famiglie benestanti, con ottime prospettive per il futuro, ma ecco che, all’improvviso, diventano un problema. O forse diventano il capro espiatorio su cui i “grandi” sfogano le loro frustrazioni, poiché incapaci di riconoscere in se stessi la vera causa dei propri insuccessi. A questo link trovare un nostro speciale, a cura di Marco Loprete, dal titolo «Vorrei tanto che tu fossi mio padre»: la crisi della famiglia in Gioventù bruciata.

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