Andrei Konchalovsky contro l'Oscar: non candidate il mio film

C’è chi dice no. Andrei Konchalovsky, per esempio: il regista russo, premiato con il Leone d’argento all’ultima Mostra di Venezia per lo splendido Le notti bianche di un postino (The postman’s white nights), ha chiesto di non candidare il suo film all’Oscar per il miglior film straniero perchè contrario alla “hollywoodizzazione” del cinema.

In una lettera al presidente della commissione russa per il premio Oscar, Vladimir Menshov, che domenica dovrà decidere il titolo da proporre all’Academy per l’ingresso nella cinquina finale dei film stranieri, il regista accusa Hollywood di distruggere i gusti cinematografici anche degli spettatori russi. Non solo: secondo Konchalovsky (che è fratello di Nikita Mikhalkov, uno degli intellettuali considerati più vicini a Vladimir Putin) la categoria del miglior film straniero è una segregazione che promuove una nozione “datata” del dominio culturale occidentale.

Le notti bianche di un postino è ambientato in un villaggio russo isolato dal resto del mondo: l’unico contatto con gli abitanti è rappresentato proprio da un postino, che fa la spola con il ressto del continente attraversando un lago. Senonché un giorno la sua barca si rompe: l’uomo si trasferisce in città con una donna del villaggio che lo ama, ma presto torna al paese senza un reale motivo. Ecco il trailer del film:

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