Billy Corgan contro i fan: «Non ci considerano contemporanei»

Dopo le stilettate polemiche ad Amazon delle scorse settimane, Billy Corgan individua ora un nuovo bersaglio per le polemiche: i suoi fan. Il fondatore e leader indiscusso degli Smashing Pumpkins, infatti, è piuttosto amareggiato dal fatto che il suo pubblico non veda la band come qualcosa di “contemporaneo”.

In un’intervista al Chicago Tribune, Corgan spiega la faccenda in questi termini. «Il primo problema degli Smashing Pumpkins è che il pubblico non ci vede come una band contemporanea. Mi chiedo se io possa pubblicare un disco oggi che spinga la gente ad ascoltarlo e ad andare ai concerti per sentire dal vivo il nuovo materiale». Insomma, la questione è sempre la solita: dal vivo, i fan vogliono sentire in primis vecchi brani, i classici che hanno reso gli Smashing Pumpkins famosi, piuttosto che i nuovi pezzi. «Perché devo essere trattato come se dovessi suonare Siamese dream per il resto della mia vita?», è la domanda.

Il cruccio di Corgan è comprensibile, soprattutto se si pensa che la band ha in preparazione ben due dischi. Il primo, Monuments to an elegy, sarà un disco “pop”. O almeno è così che Corgan lo sente. «Sono ancora convinto che si possa rendere partecipe il pubblico di scelte semplici», rivela Corgan nell’intervista. Al frontman, dunque, non interessa «il voto indie»: «Se la musica pop è la regina – è il ragionamento -, devi sconfiggere le persone al loro stesso gioco».

Il secondo album in lavorazione dovrebbe intolarsi Day for night, e potrebbe essere anche l’ultimo per gli Smashing Pumpkins. «Quando tutto sarà concluso, potrei anche cercare una nuova nave su cui imbarcarmi», dice Corgan, che in un altro passaggio, aggiunge: «Ad un certo punto devi combattere o andartene».

Vedremo che succederà con la pubblicazione dei due album, che arriveranno l’anno prossimo. Nel frattempo, sempre per restare in tema di classici, arriverà nei negozi la ristampa deluxe di Adore.

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