Con Canto della tempesta che verrà di Peter Fröberg Idling ci si ritrova immersi nelle calde notti d’estate cambogiane, avvolti da aromi e profumi, coinvolti in una parentesi storica fondamentale per quel popolo. Questo scrittore e giornalista svedese ha lavorato in Cambogia per molti anni e, forse proprio per questo, è riuscito a regalare ai suoi lettori un ritratto tanto appassionato e completo del Paese, in un’opera ispirata direttamente ai racconti dei sopravvissuti ai Khmer Rossi.
(La “Mappa dei Teschi” al Tuol Sleng Genocide Museum)
Forse non tutti conoscono in maniera approfondita la storia cambogiana, ma questo libro è utile per ripercorrere insieme all’autore le vicissitudini del giovane Sar, passato poi alla Storia come Pol Pot, rivoluzionario e dittatore, a capo dei guerriglieri Khmer Rossi. Pol Pot fu un ammiratore degli ideali della Rivoluzione francese: si ispirò al marxismo sartriano, fece parte del PC francese e, dopo un periodo a Parigi, negli anni Cinquanta tornò in patria. Ed è proprio lì che si colloca il romanzo di Idling, nel ’55, quando la Cambogia è prossima a un cambiamento epocale. Come Vietnam e Laos, la nazione fu teatro di rivolte contro il governo colonialista francese e, ottenuta la propria libertà, si prepara alle sue prime elezioni. Al potere c’è il principe Sihanouk e Sar è proprio uno dei suoi oppositori. Non c’è solo la rivoluzione nei pensieri del protagonista: un posto speciale è riservato a Somaly, la fidanzata di nobili origini, la quale, però, non disdegna le attenzioni di Sary, e per la quale Sar ancora si trattiene dalla lotta armata.
Una vicenda privata che ha inciso profondamente sul futuro cambogiano: si stima che il regime di Pol Pot abbia causato un milione e mezzo di morti in Cambogia. Egli fu, infatti, il responsabile di torture, massacri e decessi a causa dei lavori forzati e della malnutrizione. Morì nel ’98, ufficialmente per un infarto, anche se possibili ipotesi riguardarono il suicidio e l’avvelenamento, dopo che gli stessi Khmer Rossi avevano accettato di consegnarlo a un tribunale internazionale. Da parte sua, Idling fissa nero su bianco il momento cruciale in cui, a un bivio, la Storia ha preso un determinato corso, quando ancora un’altra strada era possibile. Canto della tempesta che verrà è un pezzo canticchiato all’alba di una nuova epoca, un racconto pieno di fascino e musicalità, dove trovano spazio anche palazzi reali e raffinati abiti di seta: una magia alla quale ben presto seguirà una difficilissima parentesi politica e sociale, di cui il libro di Idling preannuncia i primi segnali.
9788870915327