La Rai cancella “La trecesima ora” di Carlo Lucarelli

Carlo Lucarelli è considerato non solo uno dei migliori scrittori noir nostrani, ma anche un ottimo conduttore e autore televisivo. La sua Blu Notte, seppur in diverse incarnazioni (e con diversi titoli) è stata per anni una delle trasmissioni di punta di Rai 3, grazie ad un racconto di fatti di cronaca e misteri italiani decisamente coinvolgente. Dopo 15 anni di servizio, la Rai ha tagliato nel 2013 il programma (questione di costi); ora, però, anche l’ultima creatura televisiva di Lucarelli, La tredicesima ora, ha subito una sorte analoga, anche se per motivi non ancora chiari.

La trasmissione, in onda dallo scorso aprile, metteva in scena con il consueto stile narrativo di Lucarelli una serie di casi irrisolti. All’improvviso, però, la Rai ha deciso di cancellarla. Stupito lo scrittore: «A me non hanno detto nulla riguardo al perché siamo stati cancellati, so solo che non andremo più in onda», dice al Fatto Quotidiano. «Certo è una scelta legittima, però, parlando francamente, mi sembrava che la Tredicesima ora andasse bene, sia in termini di audience, sia di programmazione. Sicuramente, noi ne eravamo entusiasti».

Secondo Lucarelli, il motivo della cancellazione non sta nei costi della trasmissione: «Non credo che ci abbiano tolti dal palinsesto per questa ragione, anche perché noi siamo uno dei programmi che alla Rai costa di meno, ormai avevamo ridotto le spese all’osso. E poi le questioni di soldi si risolvono sempre». «Non ho idea del motivo alla base di questa scelta – prosegue -, e non sono io a dover dare una motivazione. Forse il programma era non più gradito dal pubblico? Siamo vecchi? Ci sono cose che piacciono di più? C’è un’altra idea di servizio pubblico? Non lo so, personalmente a me La tredicesima ora piaceva molto».

Con la cancellazione di Tredicesima ora si interrompe anche un lungo cammino professionale con la Rai. «Mi sembrava quasi un programma istituzionale, il mio, ma certo, si può anche cambiare. Noi credevamo di averlo fatto con questa trasmissione, nei limiti, ovviamente, entro cui uno scrittore può cambiare. I miei programmi, così come i miei romanzi, hanno un certo stile, e non lo posso modificare più di tanto. Se poi in televisione non funziona più è un altro discorso. Evidentemente non rispondiamo più all’idea che del servizio pubblico ha chi comanda».

L’intervista integrale del Fatto a Lucarelli potete leggerla qui. Nel 2013, lo scrittore parmigiano ha pubblicato per Einaudi il romanzo Il sogno di volare. Quest’anno, ha partecipato al volume collettivo Giochi criminali, assieme a De Cataldo, De Giovanni e De Silva.

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