Raffaele La Capria è nato a Napoli nel 1922 e si è poi trasferito a Roma, che ha scelto come sua seconda casa. Ha scritto oltre venti romanzi (tra cui Ferito a morte, con cui, nel ’61, ha vinto il Premio Strega), a cui ha affiancato l’attività di sceneggiatore: in particolare, ha collaborato con Francesco Rosi per gli script di alcuni suoi noti film, come Le mani sulla città (1963), Uomini contro (1970) e Cristo si è fermato a Eboli (1979).
Da una decina di giorni è possibile trovare in libreria La bellezza di Roma, con una copertina che ricorda molto il poster di La grande bellezza di Paolo Sorrentino. Perché è lì, a Roma, che La Capria ha tratto l’ispirazione per le sue opere, anche quelle su Napoli. Grazie allo sguardo dello scrittore, i lettori possono godere delle bellezze della Città Eterna, delle sue mille contraddizioni, ma anche della sua intrinseca capacità di accogliere amici, artisti, idee. Un ritratto appassionato, ma anche un po’ sarcastico, della capitale, che si chiude con una «modesta proposta» per donarle nuovo splendore. Un viaggio che non si limita a Roma e ai romani, ma che ci riguarda tutti: perché «tutte le strade conducono a Roma e qui si perdono».
