Le mie illusioni danno sul cortile ha fatto parecchio discutere in Francia. È il romanzo in cui un ragazzino parigino di quattordici anni passa da una festa all’altra, sperimentando il sesso, le sbronze, la droga: un anno vissuto accanto ad Augustin, una testimonianza lucida e diretta di un mondo che si nasconde dietro a una facciata di rispettabilità.
Uno sguardo nel mondo degli adolescenti che possiedono tutto, ma tutto gli manca: annoiati, svogliati, sempre in cerca di emozioni forti, senza mai riuscire a provare vera empatia per qualcuno, partecipazione per un sentimento, un evento, giovani che hanno tanto tempo «e anche il lusso di sprecarlo», cantava Francesco Guccini.
L’autore del romanzo, Sacha Sperling (il vero nome è Yacha Kurys), è un ragazzo di 23 anni. Ha abbandonato presto gli studi per dedicarsi esclusivamente alla scrittura: il titolo del suo primo romanzo, scritto a 18 anni, Mes illusions donnent sur la cour, è mutuato da una canzone di Serge Gainsbourg del ’58, L’alcool.
In patria ha pubblicato anche altri due romanzi: Les cœurs en skaï mauve e J’ai perdu tout ce que j’aimais (anche in quest’ultimo caso, il titolo riprende quello di una canzone di Alain Souchon).