Katherine Pancol Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì

Katherine Pancol – Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì

Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì è il terzo e ultimo capitolo della saga familiare che vede come protagoniste le sorelle francesi Iris e Catherine Cortés. Dopo Gli occhi gialli dei coccodrilli e Il valzer lento delle tartarughe, Katherine Pancol tira le fila delle vicende che per centinaia di pagine hanno coinvolto una galleria infinita di personaggi principali e secondari, caratterizzati tutti da un notevole approfondimento psicologico e un’attenzione per i particolari che li rende estremamente vividi.

È proprio questo, infatti, il punto forte della narrazione: la capacità della scrittrice di dar vita a protagonisti e vicende credibili ma allo stesso tempo inusuali, di evitare forzature ed esagerazioni riuscendo però a stupire il lettore, a renderlo partecipe.

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La trama

La trama è perfettamente costruita, i personaggi sono coerenti e in perenne evoluzione, proprio come in quella “vita vera” che l’autrice imita meravigliosamente bene. Parte del merito va al linguaggio di Catherine Pancol, uno stile fresco, semplice e immediato – si potrebbe quasi definire “giovanile” – che gioca con la grammatica, alternando prima e terza persona e sorvolando sulla punteggiatura per conferire alla narrazione un impatto più profondo, maggiore naturalezza.

Colpisce la crescita emotiva e psicologica dei protagonisti, “l’educazione sentimentale” dei più giovani – per citare Flaubert – e le crisi esistenziali della maturità, accompagnate dall’inevitabile corollario di dolori, invidie, ossessioni, rituali, aspirazioni, meschinità e tutte le centinaia di passioni che alternativamente dominano gli uomini, decidendone le azioni.

Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì – La recensione

Un romanzo molto bello, simile a un mosaico di proporzioni enormi dove ogni pezzo è incastrato al posto giusto, ogni particolare ha un senso e si anima di una propria vita: la Pancol, infatti, cela le sue storie proprio dove il lettore non se l’aspetta; anche gli eventi e i personaggi apparentemente più insignificanti hanno qualcosa da raccontare, da trasmettere e regalare. È incredibile la capacità della scrittrice di non essere mai né ridondante né superflua, nonostante le oltre settecentocinquanta pagine del romanzo, com’è incredibile il modo in cui non perde mai il controllo della narrazione, come sovente accade a chi ha troppo da dire e ama perdersi nelle sfumature.

In Gli scoiattoli di Central Park sono tristi il lunedì si parla veramente di tutto: di storia e di letteratura, di scienze, politica e perfino di cinema (notevole il filone che vede protagonista un inedito Cary Grant e le riprese parigine del film-capolavoro Sciarada); nessun particolare sta lì per caso, tutti affondano radici profonde in una trama solida e capiente, capace di accogliere e inserire al suo interno interi pezzi di vita e passione. Numerosissime le citazioni letterarie, gli aforismi e le poesie che la Pancol, novella Pollicina, si diverte a disseminare per il romanzo. Per il lettore tutto questo si traduce in una lettura non solo piacevole, ma anche istruttiva, che fa riflettere, sognare, commuovere e ancor più spesso sorridere… Cos’altro si può chiedere a un romanzo?

copertina
Autore
Katherine Pancol
Casa editrice
Bompiani
Anno
2015
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
886
ISBN
9788845278396
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