PercivalEverett Deserto americano

Percival Everett – Deserto americano

Percival Everett, con Deserto americano, crea una storia che unisce più stili e più sfumature letterarie, che cattura il lettore dall’inizio alla fine.

Come nella più classica narrazione di Percival Everett, anche questo romanzo (Nutrimenti), viaggia sul filo della tensione che cresce pagina dopo pagina.

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La trama

Ted Street è quello che, banalmente, si può definire un fallito. La sua carriera di professore di inglese antico alla University of Southern California sta andando a rotoli (nessun editore ha accettato la sua pubblicazione e dunque non ha alcuna possibilità di superare la verifica per il passaggio di ruolo), è sposato con una donna che non ama e che in passato ha tradito con una studentessa, ed ha un rapporto distaccato con i due figli e la sorella. Un bel giorno, il nostro decide di farla finita: si incammina in direzione della spiaggia, pronto ad annegarsi. Il destino, però, ci mette lo zampino: un furgone dell’UPS sbanda e l’investe, decapitandolo di netto.

Durante la cerimonia funebre, accade un secondo imprevisto: mentre familiari, amici e colleghi ne rimpiangono la prematura dipartita, Ted si rialza dalla bara, apparentemente vivo. Da questo momento prende avvio una vicenda paradossale, con il protagonista che, per la sua condizione di non-morto, è prima sottoposto all’assedio costante dei giornalisti, poi rapito da una setta di fanatici religiosi ed infine da quelli del Pentagono, decisi a studiarlo per carpire il segreto della sua invulnerabilità. Street non solo non può morire (le pallottole neppure lo scalfiscono), ma è anche in grado di percepire il passato ed il presente dei suoi interlocutori, i loro sentimenti e gli stati d’animo, in maniera estremamente nitida. Dopo la sua non-morte, Ted è un uomo nuovo sotto tutti i punti di vista: abbandonato l’egoismo e la vigliaccheria consueti, trova persino il coraggio di salvare un gruppo di bambini prigionieri di un santone folle.

Deserto americano di Percival Everett – La recensione

Con Deserto americano, Percival Everett ci regala un’altra prova sorprendente. Mescolando ironia e suspense, lo scrittore americano punta il dito contro la morbosità dei media, il fanatismo religioso e l’ottuso militarismo della società USA.

Non solo: affidando, con una scelta straniante e paradossale, la narrazione allo stesso Ted (il quale però, essendo morto e dunque «fuori di sé», si racconta in terza persona), Everett, pagina dopo pagina, propone una profonda riflessione sul senso della vita e della morte, sul “desiderio” di morte e sulla tensione verso il “non-essere” caratteristici di una società resa cinica ed insensibile da falsi idoli.

Un altro magistrale saggio di post-modernismo letterario firmato da uno dei più grandi scrittori americani in circolazione.

copertina
Autore
Percival Everett
Casa editrice
Nutrimenti
Anno
2009
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
224
ISBN
9788895842431
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