Cronache anticapitaliste

Cronache anticapitaliste: esiste ancora la lotta di classe?

Cronache anticapitaliste è il titolo del volume di David Harvey portato in libreria da Feltrinelli nel corso del 2021. Un’analisi sulla situazione politica ed economica.

Esiste ancora la lotta di classe? A che ci serve oggi Marx? Siamo destinati a subire le regole del capitale, che ormai è inseparabile da ogni aspetto delle nostre vite? Nel secolo della catastrofe climatica, della pandemia e delle reazioni neofasciste, con Cronache anticapitaliste David Harvey riscrive il presente, per immaginare un’alternativa anticapitalista e, soprattutto, per costruirla.

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David Harvey – Cronache anticapitaliste

Cronache anticapitalisteLa nostra è un’epoca di crisi economiche, pandemie, lotte di classe e reazioni neofasciste. Al centro di tutto questo c’è il capitalismo, che negli ultimi quindici anni è cambiato. C’è chi pensa che abbia raggiunto il suo momento di apice e di declino. E invece, spiega David Harvey, è in ottima forma, anche se la legittimità del suo progetto politico è stata messa in discussione.

Per la prima volta nella storia, la crisi che ha colpito il mondo nel 2008 ha accelerato la disuguaglianza sociale, al punto che la maggioranza delle persone ha cominciato a sentirsi alienata rispetto al sistema economico di cui faceva parte. Per questo, per sopravvivere, il capitalismo neoliberista ha dovuto allearsi con il neofascismo, cavalcando la rinascita di sentimenti nazionalisti e reazionari.

Non è così strano, perché la violenza è nel dna del capitale e sa colpire ogni aspetto della nostra vita: il territorio che abitiamo, la nostra percezione del tempo, l’idea che abbiamo della libertà, della giustizia e della famiglia. Oggi il capitalismo è molto lontano dall’essere in difficoltà, ma ha la necessità di stringere pericolose amicizie, ha bisogno di ignorare la catastrofe climatica e di rendere sempre più esile l’architettura dei nostri diritti.

In questo libro il grande studioso di Marx racconta la brutalità del nostro sistema economico, ma insieme indica la strada per costruire una società alternativa, anche in tempi così difficili. “La radice vera della libertà individuale e dell’emancipazione,” scrive Harvey, “è una situazione in cui tutti i nostri bisogni sono soddisfatti attraverso un’azione collettiva, in modo che ciascuno lavori solo sei ore al giorno e per il resto del tempo possa fare ciò che gli piace. Per imboccare un simile sentiero per l’emancipazione, però, dobbiamo prima emancipare noi stessi e capire che è possibile un nuovo immaginario, accanto a una nuova realtà.”

L’autore

David Harvey (1935) è geografo, sociologo e politologo inglese. Si occupa di geografia politica e, dal 2001, è professore emerito di antropologia al Graduate Center della City University di New York. È stato professore di geografia presso le università di Oxford e Johns Hopkins e l’“Independent” ha citato il suo libro La crisi della modernità come una delle cinquanta opere più importanti del secondo dopoguerra. Feltrinelli ha pubblicato Giustizia sociale e città (1978), L’enigma del capitale e il prezzo della sua sopravvivenza (2011), Diciassette contraddizioni e la fine del capitalismo (2014), Marx e la follia del capitale (2018).

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