Da giugno è in libreria per Ponte alle Grazie, Irrazionalità. Storia del lato oscuro della ragione. L’opera è di Justin E.H. Smith e indaga sull’importanza della ragione.
Justin E.H. Smith – Irrazionalità
Scoperta dai greci, esaltata nell’età moderna, divinizzata dall’Illuminismo, la facoltà della ragione è sempre stata una guida, un modello, parte della definizione stessa di essere umano. Eppure – questa è la tesi centrale del nuovo libro di Justin E.H. Smith – tutti i tentativi di imporre la razionalità, di rendere le persone o le società più razionali, hanno inevitabilmente scatenato una reazione opposta e contraria, svelando la resistenza dell’irrazionalità nella vita umana.
La storia della logica e dell’interpretazione dei sogni, le teorie sulla cognizione animale e il populismo, l’oralità e la scrittura, le pseudoscienze, l’arte e la censura, l’elezione di Trump, le ingerenze di Putin, la disillusione sulle potenzialità di Internet e dei social media di rappresentare un nuovo spazio di comunicazione razionale e costruttiva: con una godibile e ambiziosa narrazione, ricca di aneddoti e provocazioni, che spazia tra filosofia, antropologia, politica e attualità, Irrazionalità esplora la natura più profonda dell’uomo, cioè quella di «animale irrazionale». Proprio lo scontro, la necessaria convivenza, fra ragione e irrazionalità ci caratterizza. Bisogna farsene una ragione.
L’autore
Justin E.H. Smith (Reno, Stati Uniti, 1972) Insegna filosofia all’Università di Parigi-VII. È considerato fra i maggiori filosofi statunistensi della sua generazione. Tra i suoi numerosi libri dedicati soprattutto alla storia della filosofia e alla filosofia della scienza, in Italia è stato tradotto Il filosofo. Una storia in sei figure (Einaudi, 2016). Ora ecco Irrazionalità.