Leone Ginzburg

Leone Ginzburg: un ritratto per Neri Pozza

L’intellettuale antifascista. Ritratto di Leone Ginzburgè un bellissimo volume di Angelo D’Orsi uscito in libreria per Neri Pozza nella collana Bloom.

In un’epoca in cui gli intellettuali si piegarono, nella quasi totalità, al potere mussoliniano, Leone Ginzburg rappresentò la splendida eccezione; fu, davvero, «l’intellettuale antifascista».

L’intellettuale antifascista. Ritratto di Leone Ginzburg – Angelo D’Orsi

Leone GinzburgUna vita intensa quanto breve, quella di Leone Ginzburg, consumata fra il 1909 e il 1944, fra Odessa, dove nacque, in un’agiata famiglia israelitica, e Roma, a Regina Coeli, dove trovò la morte nel Braccio del carcere controllato dai nazisti, ai quali era stato consegnato dai fascisti italiani.

Da Viareggio e Forte dei Marmi, dove trascorreva le vacanze, a Torino, dove compí quasi tutti gli studi, dalle amicizie giovanili, in particolare quella con il compagno di banco Norberto Bobbio al Liceo D’Azeglio, fino al lavoro
editoriale presso la casa editrice Einaudi, di cui fu fondatore con Giulio e con Cesare Pavese, l’intera esperienza biografica di Leone Ginzburg s’inscrive nel modello gobettiano di intransigenza politica e apertura culturale. La prima è tuttavia predominante, e culmina nel rifiuto del giuramento di fedeltà al regime imposto dal governo fascista ai liberi docenti, e prosegue con la militanza in «Giustizia e Libertà », la carcerazione, il lavoro clandestino nel Partito d’Azione, il confino e, dopo il 25 luglio, l’impegno nella Resistenza romana. Leone Ginzburg fu uno straordinario suscitatore di cultura, sia nel lavoro per la casa Einaudi, che portò avanti anche durante il carcere e il confino, sia in altre imprese giornalistiche ed editoriali.

La biografia firmata da Angelo d’Orsi ci restituisce, in modo integrale, toccandone ogni aspetto, questa splendida figura d’intellettuale, che alla carriera accademica – alla quale era naturalmente portato, sulla base di una
intelligenza superiore e di un eccezionale bagaglio culturale – preferí l’azione diretta per la libertà di tutti, fino a pagarne le conseguenze con la sua stessa vita.

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