«Mio padre ha voluto uccidere mia madre una domenica di giugno, nel primo pomeriggio». Così, di colpo. In questo inizio c’è tutta la potenza di questo piccolo romanzo/memoir di Annie Ernaux, uscito per la prima volta nel 1997 ed ora ripubblicato da L’Orma Editore insieme a tutte le altre opere della scrittrice francese. In effetti non è semplice inquadrare La vergogna in uno schema ben preciso: potremmo dire che è un’opera che rappresenta un viaggio all’indietro nel tempo, nell’infanzia e nei suoi abissi.
Annie Ernaux è un concentrato di spietata lucidità e di dilaniante distacco, che la accompagnano in questa presa di coscienza, in questo sentiero buio verso la presa di consapevolezza. La vergogna è una spirale di memoria che ruota attorno all’episodio di violenza tra i genitori di cui è testimone la piccola Ernaux a dodici anni; scena che diventa uno “spartiacque” della vita, che di colpo la fa passare dalla parte sbagliata della società e che diventa indicibile per lungo tempo: «Era una scena che sfuggiva a qualunque giudizio. Mio padre, che mi adorava, aveva voluto sopprimere mia madre, che mi adorava a sua volta».
Ancora una volta la letteratura, e la scrittura in particolare, diventano strumento per scavare nella profondità dei fatti e di noi stessi. Annie Ernaux inizia ad inventariare linguaggi, riti e norme che definivano e limitavano la sua vita di allora, ciò che dettava la sua condotta. La vergogna ci porta quindi nella memoria intima della protagonista ma anche in quella collettiva fatta di usanze, codici, espressioni e modi di dire. Tra scuola privata, religione cattolica e culto della “buona educazione” si palesano di colpo quelle che erano le regole non scritte della gerarchia sociale.
Annie Ernaux riesce in quello che è un procedimento psicologico e letterario straordinario, diventa «etnologa di se stessa», grazie alle parole scritte si distacca dalla vicenda e ci racconta il violento ingresso nella vita adulta. La vergogna è un gioiello, come un po’ tutte le opere della Ernaux, che reinventa l’autobiografia e porta il racconto fino all’indagine sociale ed esistenziale, perché «L’aspetto peggiore della vergogna è che si crede di essere gli unici a provarla».

Annie Ernaux
Casa editrice
L'Orma
Anno
2018
Genere
Narrativa
Formato
Brossura
Pagine
128
Traduzione
Lorenzo Flabbi
ISBN
9788899793593