Si sa che per essere diffusa, la cultura deve essere partecipativa. Vale ancor di più se parliamo dei linguaggi espressivi utilizzati per la diffusione dell’arte moderna. Messaggi sconcertanti, traumatizzanti, travolgenti radicati nella quotidianità, espressione delle ansie e dell’incertezza che avvinghiano il mondo.
E così è successo che il clamore e l’attenzione di pubblico, media e degli immancabili social, stavolta siano deflagrati per un’opera del cubano Erik Ravelo, raffigurante il Ministro degli Interni Matteo Salvini (in giacca e cravatta e con guanti in lattice) che tiene in braccio un bambino di colore con indosso un giubbotto di salvataggio.
Risultato? Revelation, la mostra che ospita l’opera, inaugurata a Venezia il 22 febbraio doveva chiudere i battenti il prossimo 5 marzo, invece….il successo ottenuto ha fatto rimandare la chiusura a data da destinarsi! Ma Revelation non è solo questo.
Organizzata dall’artista Federica Palmarin ospita un insieme di provocazioni ad opera di diversi artisti che traggono spunto dalla realtà, dalla fusione e dalla trasposizione di immagini che quotidianamente esplodono dagli schermi delle televisioni, dai giornali, dai social. “Tematiche e ispirazioni trasversali in una collettiva generata dall’assurdo, spiazzante, accattivante, violenta, spregiudicata e ironica come le rivelazioni shock di un tabloid inglese” spiega il critico Paola Fiorido.
Non resta che lasciarsi “sconvolgere” dalla visione artistica di immagini consuete, alle quali non facciamo quasi caso e che così ci fanno prendere coscienza e fermarci a riflettere. Tutti insieme.
Gli artisti presenti a Revelation: Xante Battaglia, Massimo Giacon, Elena Terrin, Sebastiano Pavia, Mariolina Rapisarda, Emanuele Colombo, Phagus, Masahiro Fukuiama, Erik Ravelo, Federica Palmarin, Nienke Klunder, Pier Fichefeux, Gints Apsit, Fabio Pozzati, Stewe Lawler, Andrea Tagliapietra, Alvise Guadagnino, Patty Roxy Party.
VENICEFAKTORY, Santacroce 901. Venezia Rio Marin