Esce in libreria nel mese di novembre, per Ponte alle Grazie, l’attesissimo romanzo di David Mamet, Chicago (286 pp., 16,80 €).
Chicago a cavallo fra gli anni Venti e Trenta: una città divisa fra il North Side controllato dagli irlandesi e il South Side di Al Capone; sullo sfondo, i vizi e le perversioni dell’alta società, la corruzione dei politici. Mike Hodge, veterano della prima guerra mondiale e giornalista di cronaca al Tribune, e i suoi colleghi fanno un quotidiano sfoggio di cinismo e si mantengono fedeli al voto fatto alla Verità, per quanto essa sia quasi sempre impubblicabile; e si danno, come tutti, a colossali bevute di alcol di contrabbando. Ma quando Mike si troverà coinvolto nell’assassinio della donna che ama, la sua vita e il fragile equilibrio su cui si reggeva verranno travolti…
David Mamet ci catapulta nell’America di cento anni fa con una naturalezza stupefacente. Raffiche di dialoghi spumeggianti, un’incredibile galleria di personaggi memorabili, invenzioni narrative brillanti, una cura dei dettagli che sfida l’attenzione del lettore. Chicago è un romanzo da divorare, un giallo, un noir, ma anche molto di più: una giostra di passioni che possono sconvolgere la vita di un uomo, amore e desolazione, colpa e vendetta, perdizione e riscatto. Mamet si conferma un autentico Maestro della parola: è impossibile non farsi trascinare, impossibile resistere al vortice frenetico di Chicago.