Fabio Volo VS Mario Adinolfi. Per i pochi che ancora non hanno avuto il piacere di conoscere tutta la storia, eccovi un nostro riepilogo.
Qualche giorno fa Adinolfi ha invitato i genitori a non portare i figli al cinema a vedere Kung Fu Panda 3, poiché fa«il lavaggio del cervello gender ai bambini», proponendo l’esempio di un panda con due papà.
Volo, doppiatore del panda, contatta Adinolfi, spiegandogli le meccaniche del film. Si arriva, così, a una vera e propria rissa verbale via radio, con il buon Volo che perde letteralmente le staffe.
Ma si può nel 2016 parlare con dei trogloditi? […] Il panda perde il padre vero durante una battaglia, un papero lo cresce, l’altro [il padre biologico, NdR] lo cerca per una vita e poi lo trova. Siccome non si accoppiano i due padri, dov’è il problema? Cosa doveva fare lo sceneggiatore? Ammazzare il primo padre o quello biologico? L’hai letto il Vangelo? Gesù non aveva due padri? Giuseppe che lo ha cresciuto e Dio che lo ha fatto?
A questo punto Adinolfi afferma che «il problema è la comunicazione pubblicitaria DreamWorks, che ha puntato tutto sul fatto di avere due padri. È un problema di comunicazione, non narrativo», accusando anche Volo di blasfemia per i riferimenti al Vangelo. A questo punto, Volo non si trattiene più:
Comunque ascoltami, Adinolfi, tu hai delle patologie che hanno trovato nella religione una casa confortevole, ma devi andare a farti o delle terapie o degli psicofarmaci. Tu non sai il danno che vai a fare alle persone. Ti nascondi dietro il nome di una religione perché devi curarti! Non puoi dire alle persone che ci stanno ascoltando che un padre adottivo non è un padre […]. No guarda, tu devi farti di eroina».
Amen.