Andrzej Żuławski, addio al regista di "Amore balordo"

Andrzej Żuławski, regista e scrittore polacco, è morto oggi, all’età di 75 anni. Żuławski era da tempo malato di cancro.
Figlio dello scrittore e diplomatico Mirosław Żuławski, Andrzej ha trascorso buona parte della sua infanzia in Francia, dove il padre era addetto culturale presso l’Ambasciata di Parigi e, successivamente, ambasciatore dell’UNESCO.
Żuławski ha iniziato la sua carriera in Polonia come collaboratore di Andrzej Wajda. Il suo primo lungometraggio è stato La terza parte della notte, a cui è seguito Il diavolo, censurato in Polonia all’uscita (la censura venne ritirata solo dopo 16 anni). In seguito, il regista si stabilì in Francia, dove girò L’importante è amare con Romy Schneider. Nell’87 è uscita la versione quasi completa di Sul globo d’argento, bloccato dalla censura durante la lavorazione nel ’77 e proposto solo una decina d’anni più tardi (il film è tratto dall’omonimo romanzo di Jerzy Żuławski, lo zio del regista).

Il successo commerciale è arrivato grazie a Possession (1981) e Amour braque – Amore balordo (1986). La sceneggiatura di Amore balordo è tratta da L’idiota di Fëdor Dostoevskij: con la protagonista, Sophie Marceau, Żuławski ha avuto una lunga relazione durata sedici anni; i due hanno anche un figlio, Vincent. La fine di questa storia d’amore fornì il materiale per due libri, inediti in Italia: O niej e L’infidélité.
Infine, menzioniamo anche Le mie notti sono più belle dei vostri giorni dell’89, La sciamana del ’96, La fidélité del 2000 e Cosmos del 2015.

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