Quello che non uccide. Millennium 4

È finalmente nelle librerie Quello che non uccide di David Lagercrantz, quarto volume della saga di Millennium iniziata più di dieci anni fa dallo scomparso Stieg Larsson. Un progetto ambizioso a partire dal titolo, tratto da una citazione di Nietzsche («Quello che non mi uccide, mi fortifica»), frase che verrà letteralmente chiamata in causa anche nel corso del romanzo.

Progetto ambizioso ma anche molto difficile per Lagercrantz, per colpa dello scetticismo – tuttavia accompagnato da una certa curiosità – con cui è stata accolta la notizia di un quarto volume della saga, soprattutto da parte di quei lettori per i quali Millennium era morto e sepolto con Larsson. Se il padre e il fratello di quest’ultimo hanno promosso il progetto, lo stesso non si può dire di Eva Gabrielsson, compagna di Larsson fino alla morte: ma Lagercrantz non si è perso d’animo e, chissà, forse un buon incentivo è stato anche il milione e trecentomila corone di anticipo ricevuto dalla Norstedts (almeno questa è la cifra che leggiamo in un’intervista all’autore concessa a Brunella Schisa per il Venerdì di Repubblica). Ma, denaro a parte, in gioco c’era la credibilità professionale dello stesso Lagercrantz, perché quella di proseguire nella saga non era una sfida da poco, così come non da poco era essere all’altezza di un eccellente narratore come Larsson.

Per la verità, il fondatore di EXPO aveva in mente un ciclo di dieci romanzi e, in pratica, Lagercrantz ha solo continuato con una storia che non si era di certo chiusa con La regina dei castelli di carta. Per quanto mi riguardava, Lagercrantz poteva inventarsi qualsiasi trama, l’unica cosa fondamentale, e sulla quale non ero disposta a tollerare alcun mutamento, era una soltanto: che non venissero snaturati i due personaggi chiave, Mikael Blomkvist e, soprattutto, Lisbeth Salander. Dovevano rimanere come Larsson li aveva concepiti, con tutti i loro pregi, difetti e, nel caso della Salander, con tutte le sue stranezze.

L’obiettivo è stato raggiunto? Direi proprio di sì, Mikael e Lisbeth sono gli stessi di sempre, anche se all’inizio di Quello che non uccide ritroviamo un Blomkvist stanco e sfiduciato, che dalla sua rivista, Millennium appunto, pare non trarre più alcuna soddisfazione. Sul giornale pesa l’influenza di un grosso gruppo editoriale e qualcuno vuole Mikael fuori dalla redazione: quando riceve la telefonata di Frans Balder, genio dell’informatica e padre di un bambino autistico, che lo vuole vedere subito e a tutti i costi, il giornalista decide di raggiungerlo. Sente che nelle dichiarazioni di Balder si cela una grossa possibilità di riscatto per Millennium, ma non solo: Mikael ha scoperto che Balder è in contatto con Lisbeth Salander, di cui si erano perse le tracce da parecchio tempo. Sulla trama di Millennium è stato mantenuto a lungo il più stretto riserbo e noi vogliamo fare altrettanto per non guastare la lettura a chi ancora non ha comprato il romanzo: vi diciamo solo che nel libro compare un personaggio strettamente legato alla famiglia di Lisbeth e che alcuni dettagli privati della vita passata di quest’ultima verranno svelati.

Ci sono libri che sembrano non aver bisogno di recensioni e Quello che non uccide è tra questi. Perché possiamo spendere altre diecimila parole su questo romanzo, ma, alla fine, ciò che conta è leggerlo, perché tutto ciò che Mikael e Lisbeth hanno ancora da dire sta lì, tra le pagine. Al massimo, posso darvi la mia personalissima opinione, che è questa: se mi dicessero che Quello che non uccide è stato scritto da Larsson prima di morire, io ci crederei. Lagercrantz ha fatto suo lo stile del padre di Millennium, ci ha restituito i suoi personaggi e le sue intricatissime trame con la stessa intensità narrativa, in una storia che è intrattenimento allo stato puro. Allo stesso tempo Lagercrantz ha dimostrato di essere a sua volta un ottimo scrittore, sullo stesso livello di Larsson, degno, quindi, di raccogliere la sua (pesante) eredità letteraria. Attenzione, perché Quello che non uccide lascia aperta la caccia di Lisbeth al suo nuovo nemico. Pare che Millennium 5 sia in arrivo…