Clara Sereni – Via Ripetta 155

Via Ripetta si trova proprio al centro di Roma ed ha una particolarità: tutti credono che quel tratto di strada appartenga già a via della Scrofa. Quasi un malinteso, insomma, un piccolo errore pur andando nella direzione giusta. Proprio lì, nella casa al n° 155, Clara Sereni ha vissuto tra il 1968 e il 1977, il periodo che ha cambiato la sua vita e quella dell’Italia intera.

Con Via Ripetta 155 (Giunti), libro candidato al Premio Strega 2015, Clara Sereni racconta un pezzo di storia, e dentro narra di una casa, e dentro la casa di sé stessa. Un appartamento diventa il simbolo di un’era, fatta di lotte di classe, amore libero, dibattiti di gruppo, manifestazioni, cinema, scrittura e sindacato, musica popolare ed esperienze al Folkstudio. La protagonista fa sentire la propria voce inquieta, ci rende partecipi del nascere di utopie, della strada verso un futuro indefinito. E nello stesso momento rende esplicito il volersi liberare di qualcosa che nasce da dentro.

Clara Sereni

Nell’istante in cui mettiamo a fuoco la protagonista, ecco che l’obiettivo si allarga, e Clara diventa parte della grande generazione del ’68, in contrasto perenne con tutto e per tutto, con la voglia di segnare un confine con la generazione dei padri. I vent’anni di Clara Sereni, in Via Ripetta 155, sono un insieme di ricordi, emozioni, tentativi spesso falliti, dubbi e paure urlati con rabbia e molta malinconia, perché lottare contro il sistema, forse, vuol dire sempre lottare anche un po’ contro sé stessi e contro la propria anima, le proprie solitudini. Per difendersi da tutto questo, ma anche per farne parte in modo diverso, Clara Sereni trova rifugio nella sua casa: l’appartamento, prima simbolo di fuga, pian piano diventa elemento distanziante dal “fuori” fatto di scontri e lacrimogeni.

Lì Clara può liberare lo scontro tra la spinta libertaria ed il senso del dovere, tra la voglia di costruire la propria vita ed un “noi” che si va perdendo. Non c’è più distanza tra l’impegno eroico e lo sbaglio o le contraddizioni di una donna. E anche l’amore muta: mentre prima Clara sembra aggrapparsi in modo maniacale ai corpi maschili per riempire i suoi vuoti, anni più avanti ricerca la convivenza, un compromesso tra la quotidianità familiare e le spinte ideologiche della sua gioventù. Non ci riuscirà in quella casa Clara: la sinistra si sfalda, la violenza aumenta e la solitudine pone fine a un decennio che ha lasciato un qualcosa a metà tra rimpianti e rimorsi.

Via Ripetta 155 è uno splendido esempio di come la letteratura possa raccontare un periodo storico di cui, volenti o nolenti, siamo tutti un po’ figli. Scriverlo serve a chi c’era, per fare i conti con qualche vecchia malinconia, e soprattutto a chi non c’era, per capire cosa vuol dire “impegno politico e sociale” e convincersi che anche quelli che consideriamo eroi, qualche volta, commettono errori.

ISBN
9788809993358
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diDonato Bevilacqua

Proprietario e Direttore editoriale de La Bottega di Hamlin, lettore per passione e per scelta. Dopo una Laurea in Comunicazione Multimediale e un Master in Progettazione ed Organizzazione di eventi culturali, negli ultimi anni ho collaborato con importanti società di informazione e promozione del territorio. Mi occupo di redazione, contenuti e progettazione per Enti, Associazioni ed Organizzazioni, e svolgo attività di Content Manager.