"Every thing will be fine": uno strepitoso Wenders a Berlino

Dedichiamo uno spazio all’ultimo film di Wim Wenders, Every thing will be fine (in Italia uscirà con il titolo Ritorno alla vita) con James Franco, Rachel McAdams e Charlotte Gainsbourg.

Dopo una serie di cortometraggi, un paio di ottimi documentari (Pina, Il sale della terra) e a otto anni da Palermo shooting, Wenders torna al lungometraggio di finzione. Il regista ha ricevuto un giorno, per caso, la storia di un uomo, uno scrittore, che accidentalmente investe e uccide un bambino. A fargliela recapitare è stato il norvegese Bjørn Olaf Johannessen, giovane sceneggiatore che già si era fatto notare al Sundance Festival.

Dopo la tragedia, la pellicola si concentra sugli anni successivi del protagonista, un uomo schiacciato dal senso di colpa e in cerca di perdono, che non trova sollievo proprio perché, in questo caso, non ci sono dei veri e propri colpevoli. Tuttavia, riesce ad andare avanti, grazie a una nuova relazione sentimentale e a una serie di successi professionali. Il fratello del ragazzino morto, testimone dell’incidente, deve convivere con un trauma terribile, eppure non incolpa lo scrittore dell’accaduto. Infine, c’è una madre, che tenta di superare la perdita di un figlio concentrandosi sull’altro.

La pellicola è stata presentata a Berlino fuori concorso – ricordiamo che Wenders ha ricevuto quest’anno l’Orso d’oro alla carriera. Proprio in occasione del premio assegnato al regista, Ripley’s Film e Nexo Digital presenteranno in sala il 18 e il 25 febbraio Wim Wenders Tribute, un vero e proprio tributo al cineasta tedesco durante il quale il pubblico italiano avrà la possibilità di ammirare su grande schermo le versioni restaurate di due suoi capolavori, Il cielo sopra Berlino e Paris, Texas.

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