Evidentemente il mezzo flop di Artpop, ultimo album della cantante uscito nel 2013, insieme alla riscoperta di certe sonorità vintage iniziata con Tony Bennet e l’album Cheek to cheek dell’anno successivo, hanno convinto Lady Gaga a tornare immediatamente in sala di registrazione per un nuovo album che si annuncia a tutti gli effetti come un ritorno al passato.
Dopo aver richiamato in scuderia il produttore RedOne (artefice dei suoi più grandi successi da Poker face a Judas) Miss Germanotta ha chiesto la collaborazione anche di due mostri sacri della disco music anni ’70 e ’80: Nile Rodgers e sopratutto Giorgio Moroder.
«Ho circa cinque o sei idee, basi di batteria, tastiere e basso, niente di più – ha detto il musicista italiano. Credo che rimarrò sorpreso, perché non ho la minima idea di cosa abbia in mente lei. Vorrà suonare il piano? O lo suonerò io?».
Ricordiamo che il leggendario producer, “riscoperto” dai Daft Punk in Random Access Memory, è tutt’ora al lavoro su un nuovo album in studio 74 is the new 24, e chissà che dopo Charli XCX, Sia, Britney Spears e Kylie Minogue, Moroder riesca ad ottenere la collaborazione anche di Lady Gaga: «Questo materiale è in vista di un suo disco. Io, però, vorrei convincerla a darmi una canzone anche per un mio album: sarebbe incredibile».