“L’erba delle notti” di Modiano arriva in libreria

Il Nobel per la letteratura a Patrick Modiano ha acceso l’attenzione del pubblico internazionale intorno a questo autore, piuttosto famoso in patria (la Francia) ma, in realtà, in larga misura anche all’estero, nonostante quel suo carattere un po’ schivo, sempre lontano dai riflettori. Se volete sapere qualcosa in più su di lui, qui trovate un nostro speciale: ma oggi vogliamo anche parlare dell’uscita per Einaudi del suo L’erba delle notti, edito in Francia nel 2012 e da domani pure sugli scaffali delle librerie italiane (traduzione di Emanuelle Caillat).

Jean è un malinconico scrittore, che confonde presente e passato, ma che nel suo taccuino nero ha annotato una serie di informazioni che riguardano alcune persone: fra questi nomi spiccano quelli di Dannie e Paul Chastagnier, di Duwelz e tutta la loro banda di loschi personaggi che frequentano locali equivoci come l’Unic Hotel o il bar «66» vicino ai giardini del Luxembourg, teatro di frequenti retate notturne. Nelle sue solitarie passeggiate Jean ricorda i tempi in cui la tecnologia non aveva ancora preso il sopravvento, «un tempo in cui la città era diversa: una topologia dove il reale trascolora nel sogno, quasi un paesaggio interiore dove a volte si apre un varco nel tempo, e dalla memoria scaturiscono fantasmi del passato o scrittori come Gérard de Nerval, Tristan Corbière e perfino Jeanne Duval, la musa di Baudelaire». Nella mente di Jean riaffiorano dettagli di un passato in gran parte dimenticato: perché la polizia lo aveva interrogato? Cosa si nasconde dietro alle parole di Dannie, «cosa diresti se io avessi ucciso qualcuno»?


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