Esce oggi al cinema Non escludo il ritorno di Stefano Calvagna, film dedicato al Califfo, Franco Califano. In vita Califano ne ha fatte di tutti i colori e, proprio per questo, non è passato di certo inosservato. Il cantautore è scomparso a Roma nel marzo 2013, dopo una carriera segnata da 32 album e circa 1000 canzoni e poesie, oltre che testi per altri artisti: ha scritto, tra gli altri, Minuetto di Mia Martini, La musica è finita di Ornella Vanoni, E la chiamano estate di Bruno Martino, oltre che tutti i testi di Amanti di valore, album del ’73 di Mina.
Il titolo della pellicola è lo stesso di una canzone presentata da Califano al Festival di Sanremo nel 2005. Il film è incentrato sulla “terza vita” dell’artista, ossia quella successiva al declino, la rinascita, fino alla morte. Un’opera particolarmente intima, in cui Califano (interpretato da Gianfranco Butinar) ricorda il suo passato, fatto di eccessi e successi, di scelte sbagliate, di situazioni drammatiche affrontate con ironia, del rapporto con i giornalisti, le donne, gli amici. Non escludo il ritorno è uno sguardo onesto e appassionato su un aspetto inedito del carattere del Califfo, noto a pochissimi. La sceneggiatura è stata scritta grazie al supporto degli amici più stretti dell’artista (tra cui lo stesso Calvagna), cosa che ha permesso di portare sullo schermo una storia assolutamente fedele alla realtà e alla vera essenza di Califano.
Ricordiamo che i primi guai con la giustizia di Califano risalgono agli anni Settanta, quando venne arrestato una prima volta per possesso di droga (allora fu coinvolto anche Walter Chiari, poi assolto). Nell’83 i Carabinieri fecero irruzione nella sua villa: accusato di porto abusivo di armi e traffico di stupefacenti (non a scopo di lucro), Califano finì in carcere con Enzo Tortora. Droga, donne e cattive compagnie lo portarono a sperperare tutto il suo patrimonio, tanto che nel 2010 fu costretto ad invocare la legge Bacchelli.
Di seguito, il teaser trailer di Non escludo il ritorno: