Caffè letterari: i più amati dagli scrittori

L’Huffington Post ha stilato una lista dei sei caffè letterari più amati dagli scrittori di tutto il mondo. Scopriamoli insieme.

Al primo posto La Rotonde a Parigi, meta di artisti come Henri Matisse e Pablo Picasso, e di scrittori come Hemingway (pare abbia scritto proprio qui il suo primo romanzo). Si passa poi al Vesuvio di San Francisco: al locale si fermò nel ’55 Neal Cassidy, autore della Beat Generation, oltre che colui che ispirò il personaggio di Dean Moriarty in On the road di Kerouac. In seguito, il locale divenne meta di scrittori come lo stesso Kerouac, Allen Ginsberg e Dylan Thomas. La particolarità del luogo è che a ogni drink è stato assegnato il nome di un artista: per esempio, il Jack Kerouac è un succo d’arancia e mirtillo mescolato con rum e tequila.

Al terzo posto si piazza l’Italia: a Roma, infatti, si trova l’Antico Caffè Greco, aperto dal 1760. Nei pressi del caffè viveva John Keats, il quale vi faceva spesso sosta. Ma al caffè romano si sono fermati anche Lord Byron e Percy Shelley. Quarta posizione per The Eagle and the Child ad Oxford: lì hanno trascorso il loro tempo J.R.R. Tolkien e C.S. Lewis, discutendo di letteratura e bevendo le migliori birre d’Inghilterra. Ma nella top six troviamo anche un caffè scandinavo, ossia il Grand Cafè di Oslo, aperto nel 1874, quando la città era ancora conosciuta come Kristiania, in onore del re Cristiano IV. Qui pranzava spesso Henrik Ibsen, autore di Casa di bambola.

Concludiamo la lista con il Carousel Bar a New Orleans, meta di scrittori come Tennessee Williams e William Faulkner. Anche oggi il Carousel è meta di famosi autori, John Grisham e Stephen Ambrose sono per citarne un paio.

Qui il link al pezzo completo dell’Huffington Post.


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