"Twin Peaks 3", il co-autore Mark Frost: "Ecco cosa vedrete"

È ufficiale: Twin Peaks, serie culto degli anni ’90 nata dalla fantasia di David Lynch e Mark Frost, tornerà nel 2016 con una terza stagione. La notizia era nell’aria da un po’, ma solo ora ha trovato la sua conferma proprio grazie ad un tweet del regista. Il primo però a parlare estesamente dell’evento è lo sceneggiatore Mark Frost, il quale, in un’intervista a Deadline, ha spiegato come si sia arrivati al progetto.

“Io e David siamo rimasti buoni amici nel corso degli anni, ci siamo sempre visti – spiega Frost -. Quando è uscito il cofanetto in DVD della serie nel 2007, è lì che abbiamo iniziato entrambi a pensarci. Tre anni fa ci siamo incontrati a pranzo e alcune idee per lo show sono venute fuori”. “Siamo stati spinti indietro in quella città e ci siamo resi conto che c’erano un sacco di cose che volevamo sapere sul suo conto”.

Il fatto che anche la terza stagione conservi il titolo Twin Peaks, rivela Frost, non significa che tutto accadrà lì, nella cittadina teatro della terribile morte di Laura Palmer (sulla quale indagava, nelle prime due stagioni, l’agente dell’FBI Dale Cooper). Qualcuno dei vecchi protagonisti dovrebbe tornare, anche se ovviamente lo sceneggiatore non dice chi: “Credo che i fan e tutti noi vorremmo vedere quante più delle vecchie facce e un sacco di facce nuove. Cercheremo di ricordarcene quando inizieremo a lavorare”, promette Frost. E Kyle MacLachlan, ovvero l’agente Cooper? “Spero potremo dirvi di più al riguardo molto presto. Credo saprete la risposta più prima che poi”.

Nel corso dell’intervista, la giornalista di Deadline chiede se sapremo cosa è accaduto all’agente Cooper nella foresta (la seconda stagione chiudeva così) e se il caso del delitto di Laura Palmer sia effettivamente chiuso, ma Frost preferisce non sbottonarsi. “Una delle cose che abbiamo sempre fatto parlando della serie e non dire alla gente ciò che doveva pensarne o fornire una spiegazione univoca. Abbiamo sempre pensato che fosse meglio se la storia parlasse per se”, spiega lo sceneggiatore. “Perciò, non mi è mai piaciuto rispondere a domande troppo specifiche”. Del resto, prosegue, “il mistero di Twin Peaks è molto ampio da esplorare, ci sono tanti aspetti e la speranza è che la gente sia interessata a tutte le cose collegate al mistero più grande”.

Comunque, svela Frost, ci sarà “una linea narrativa centrale molto forte” (un altro delitto?) per la nuova stagione di Twin Peaks, che, a causa della durata (9 episodi), nettamente inferiore alla seconda (22, di cui però Lynch si disinteressò completamente per disaccordi con la produzione), viene considerata una sorta di “edizione limitata”. La serie sarà prodotta da Showtime: Gary Levine, “il secondo in comando” nel network, come lo definisce Frost, era l’executive della ABC quando l’azienda trasmise le prime due stagioni. Inoltre, il presidente di Showtime, David Nevins, è da sempre un grande fan della serie: “Abbiamo avuto un grande incontro con lui – spiega Frost -. David Lynch ha amato le opere d’arte che tiene nel suo ufficio, lo hanno emozionato molto. Sentiamo che sia la casa perfetta per lo show e siamo davvero molto felici di essere qui”.

La “limited series” di Twin Peaks, ovvero i nove nuovi episodi (che andranno in produzione l’anno prossimo e usciranno nel 2016), chiuderanno l’epopea della misteriosa cittadina? “Direi che non ci serviranno 25 anni per decidere la prossima volta”, scherza Frost. “Spero non ci sia un seguito, perché sarebbe un lavoro ancora più duro – ma credo, per essere onesti, che tutto sia possibile”.

L’intervista completa a Frost potete leggerla qui. Sotto, invece, il teaser della terza stagione di Twin Peaks diffuso da Lynch su Twitter in queste ore. Se poi volete sapere tutto sulla serie, date un’occhiata allo speciale realizzato dal nostro Michele Bellantuono: lo trovate a questo link.

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