Cinema America, Sorrentino vuole rinunciare alla cittadinanza

Ad inizio mese, è stato sgombrato a Roma il Cinema America, storica sala della Capitale, occupata dal 2012 e da allora rifiorita come centro di attività culturali. Già all’epoca, Paolo Sorrentino aveva definito «eroici» gli occupanti, per aver riportato «il cinema nel centro della città», e «anacronistico» lo sgombero. Oggi, il regista, ospite della trasmissione condotta da Serena Dandini su Radio 2, è ritornato sulla questione annunciando: «Se non riaprono l’America rinuncio alla cittadinanza onoraria di Roma», che gli è stata conferita a marzo.  

«La dichiarazione di Paolo Sorrentino non può che farci piacere – ha detto Valerio Carocci, uno dei rappresentanti degli occupanti e presidente dell’Associazione Piccolo Cinema America. Lui, del resto, è stato al nostro fianco già durante l’occupazione». Ieri, a sostegno del Cinema America si era espresso anche Giorgio Napolitano, che in una lettera a Carocci aveva scritto: «Non può che considerarsi altamente positivo sotto il profilo della storia e della cultura cinematografica l’impegno di quanti sostengono la presenza diffusa di centri di attività culturale, teatri e sale nei quartieri storici delle nostre città». In queste settimane hanno manifestato solidarietà agli occupanti anche altre personalità, soprattutto del mondo dello spettacolo, da Stefano Benni ad Ascanio Celestini, da Elio Germano a Francesco Rosi

E proprio Rosi è stato l’organizzatore in serata di una manifestazione in piazza San Cosimato, dove è stata proiettata una sua pellicola, Uomini contro. Ad assistere alla proiezione e alla lettura delle parole del Capo dello Stato, anche il ministro della Cultura Dario Franceschini, che nei mesi scorsi aveva chiesto di apporre il vincolo della Soprintendenza alla destinazione, considerando inoltre di interesse storico-artistico la sala per la presenza di mosaici, opere risalenti agli anni ’50. Troppo tardi, però: i proprietari avevano chiesto lo sgombero, eseguito lo scorso 3 settembre. Sembra che al posto della sala sorgerà un complesso di mini appartamenti. 

Dopo lo sgombero dello stabile, situato in via Natale del Grande, nel cuore di Trastevere, i ragazzi della neonata associazione Piccolo Cinema America hanno ottenuto in comodato d’uso lo spazio adiacente alla sala, un ex forno in disuso, da dove continuano a mobilitarsi in favore di iniziative culturali.

Una foto del Cinema America durante lo sgombero:

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