In questi giorni abbiamo parlato della tante reazioni negative alla diffusione gratis su iTunes del nuovo album degli U2, Songs of innocence. Ora, però, tocca all’altra campana, ovvero lo stesso Bono. Che in queste ore, in un paio di interviste, si è tolto parecchi sassolini dalla scarpa.
Parlando con Jo Whiley ieri su BBC Radio 2, il cantante ha “giustificato” l’operazione con la Apple, che ha permesso al nuovo disco di raggiungere 500 milioni di utenti iTunes in tutto il mondo, spiegando che «se sei un autore di canzoni o fai parte di una band, non puoi chiedere di meglio». L’obiettivo di un musicista, secondo Bono, è «mescolare un po’ le cose», e a suo giudizio è quello che è accaduto con la partnership con l’azienda di Cupertino (che nei prossimi 18 mesi svilupperà anche una nuova tecnologia digitale per la musica). «È sempre stato così. È stato così anche con il nostro primo album. È per questo genere di cose che entri a far parte di una band – ha spegato Bono -, per mescolare le cose e dare fastidio, scioccare. È tutto qui il punk. L’unico modo in cui la faccenda sarebbe potuta andare male è se fossimo stati ignorati».
Così non è stato, però: su 500 milioni di utenti potenziali, in 38 (ma la Apple nei giorni scorsi aveva detto 33) hanno scaricato Songs of innocence. Per non parlare della pubblicità involontaria degli hater, ai quali Bono ha risposto semplicemente così: «Ci saranno state persone che avranno voluto cancellare il disco, ma nessuno ha cancellato più canzoni degli U2 negli ultimi 5 anni che gli stessi U2».
Una risposta di classe, indubbiamente, che fa il paio con quella che sempre Bono ha riservato stamattina, dai microfoni di Kevin Klein dell’emittente radio Live 105-KITS di San Francisco, a Sharon Osbourne. La moglie e manager di Ozzy nei giorni scorsi aveva attaccato su Twitter gli U2 definendoli dei «magnati del business e non più musicisti», aggiungendo che nessuno vuole più la loro musica. «Non posso credere che non abbia preso la strada giusta. Che cosa orribile», ha scherzato Bono. Il quale, dopo aver paragonato ad un «crank-caller» (ovvero uno che si diverte con le telefonate anonime) il rapper Tyler the Creator, che nei giorni scorsi aveva riempito la sua timeline di Twitter con insulti a Bono, si è anche lasciato andare a qualche considerazione generale sugli hater. «Gli U2 attirano un sacco di hater, ma abbiamo anche tante persone che ci amano, e credo che questo riuscirà sempre a sovrastare il chiasso dei primi».
A questo link, potete leggere la nostra recensione di Songs of innocence. Qui sotto, il video di Invisible, un singolo degli U2 non inserito nel disco (da cui non è ancora stata diffusa alcuna clip ufficiale):