Venezia, Gabriele Salvatores racconta l'"Italia in un giorno"

A distanza di quattro anni dall’ultima volta (in cui aveva presentato il documentario 1960), la Mostra del Cinema di Venezia ha accolto ieri di nuovo Gabriele Salvatores. Il regista ha raccontato il suo nuovo lavoro, Italy in a day, anche questo un documentario ma realizzato in modo decisamente più singolare.

Stavolta Salvatores non ha attinto alle teche RAI: tramite un progetto promosso da Rai Cinema e Indiana Production, ha raccolto oltre 44mila video arrivati da semplici cittadini, che hanno filmato la loro giornata del 26 ottobre 2013. Non è, in effetti, una novità: l’esperimento era già stato tentato nel 2011 dal regista inglese Kevin McDonald e da Ridley Scott (in veste di produttore). «Non so se abbiamo riportato l’Italia reale», ha spiegato Salvatores durante la presentazione del documentario al Lido, «ma quello che posso assicurare è che il materiale selezionato dalla mia troupe rispecchia in termini di proporzione, sentimenti ed emozioni di quello che abbiamo ricevuto».

Durante un’intervista all’ANSA, inoltre, il regista (che nel frattempo sta lavorando al suo nuovo film, Il ragazzo invisibile) ha auspicato che Italy in a day sia visto dai politici: «Ottimismo più che rabbia, segno di dignità e tenerezza, la voglia di avere un futuro. Da Italy in a day viene fuori un racconto di un giorno da italiani interessante, che colpisce e che vorrei che qualche politico vedesse».

Fuori concorso alla Mostra, Italy in a day arriverà nelle sale come evento martedì 23 settembre con 01 e poi andrà in onda su Rai3 in prima serata sabato 27 settembre.

Gabriele Salvatores (al centro) con i montatori e i musicisti autori della colonna sonora del film (Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Riccardo Sinigallia e Max Casacci, ovvero i Deproducers) durante il photocall di Italy in a day

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