Che qualcosa bollisse in pentola, per i Faith No More, si era capito a giugno, quando un tweet del frontman, Mike Patton, aveva fatto intendere che la band fosse pronta ad incidere del nuovo materiale. Ora è arrivata la conferma ufficiale: un nuovo disco della formazione americana, il primo in 18 anni, sarà pubblicato il prossimo aprile.
È il bassista dei Faith No More, Bill Gould, a dichiararlo a Rolling Stone. Il settimo album della band americana, successore di Album of the year (1997), sarà completamente indipendente: sarà prodotto dallo stesso Gould, registrato nella sala prove dei Faith No More e pubblicato dall’etichetta fondata dai componenti del gruppo, la Reclamation Records (la distribuzione, invece, sarà affidata alla label di Patton, la Ipecac).
«Il nome si riferisce al fatto che ci siamo resi conto di essere liberi da ogni obbligo con le case discografice», ha raccontato Gould, riferendosi proprio alla scelta di fondare un’etichetta con un nome come Reclamation Records. «Non eravamo in tour e avevamo queste canzoni su cui stavamo lavorando – credo siano davvero fighe – e dunque perché non dargli il nostro marchio e reclamare il nostro futuro? Il nostro futuro ci appartiene più di quanto non sia mai accaduto in passato».
Il nuovo disco della band, per il quale non è stato indicato il titolo, sarà anticipato da un singolo intitolato Motherfucker. Il brano è già stato eseguito dalla band durante il concerto dello scorso luglio ad Hyde Park, a Londra, e sarà pubblicato in vinile da 7” il 28 novembre, in un’edizione limitata a 5000 copie realizzata appositamente per il Record Store Day’s Black Friday. La b-side, invece, sarà un remix curato da J.G. Thirlwell, aka lo sperimentatore elettronico Foetus.
Nel corso dell’intervista (che potete leggere qui), Gould spiega che tutto il nuovo materiale ha un sound spazioso, ad ampio raggio. «Tutto quello che posso dire – aggiunge il bassista – è che quello che stiamo facendo ci fa sentire bene». Per presentare il nuovo materiale, la band ha in programma un tour negli USA, una terra che, dalla reunion del 2009, è stata un po’ trascurata da Patton e soci, con solo 5 concerti in 5 anni.
Ecco la performance live di Motherfucker dello scorso luglio a Londra: