1924-2014: sono passati novant’anni dalla fondazione dell’Istituto Luce, istituzione pubblica fondata da Benito Mussolini e finalizzata alla diffusione del patrimonio cinematografico nel mondo (infatti, fu proprio il Duce a comprendere, fin da subito, le enormi potenzialità del mezzo come strumento di propaganda politica). L’Istituto Luce ha raccolto nel tempo circa 3 milioni di fotografie e una quantità impressionante di filmati, diventando l’ente cinematografico pubblico più antico e ben fornito del mondo. Grazie alla sua impareggiabile mole di materiale, l’Istituto ha meritato l’ingresso nel registro “Memory of the world” dell’UNESCO.
Proprio per celebrare il novantesimo anniversario, dal 4 luglio è stata allestita la mostra LUCE- Immaginario italiano, in cui verranno proiettati film, documentari e cortometraggi, circa 130 titoli, proposti in quattro diverse zone di Roma: Fori Imperiali, il Complesso del Vittoriano, il MAXXI e Piazza di Santa Croce in Gerusalemme. Ma non è finita qui, perché accanto alle immagini in movimento, verranno proposte circa 500 fotografie, che testimoniano, insieme ai film, i cambiamenti avvenuti in Italia nel corso di un secolo. Per l’occasione è stato realizzato anche il libro LUCE – L’immaginario italiano, curato da Gabriele D’Autilia, docente di fotografia e cinema presso l’Università di Teramo, con la prefazione di Dacia Maraini, ed edito da Rai Eri con Istituto Luce-Cinecittà. Il volume contiene 350 testi, in italiano e in inglese, oltre che un ricco repertorio di immagini fotografiche in bianco e nero, il tutto diviso per sezioni tematiche: Avventure, Propagande, Corpi politici, Paese reale, il Bel Paese, Donne, Linguaggi, Stelle, Italiani e italiane.
La mostra, disponibile fino al prossimo 21 settembre, è stata curata da D’Autilia (curatore scientifico e testi) e da Roland Sejko (curatore artistico e regia video). L’organizzazione generale è di Comunicare Organizzando. Per maggiori info vi rimandiamo direttamente al sito ufficiale dell’esposizione.