Gianluca Grignani: «Chiedo scusa, ma non ho spinto nessuno»

A distanza di alcune ore dal suo arresto, avvenuto la scorsa notte a Riccione, dove si trova in vacanza con la sua famiglia, Gianluca Grignani ha fornito la sua versione e, soprattutto, le sue scuse.

In un comunicato ufficiale, il cantautore, fa sapere che il fermo è avvenuto a seguito della telefonata del cugino, e non della moglie, che avrebbe avvertito i carabinieri dopo che il cantautore era preda di un forte attacco di panico. Grignani, inoltre, precisa di non aver spinto dalle scale uno dei due militari accorsi sul posto, come invece è emerso dalle prime ricostruzioni.

I carabinieri «sono intervenuti su segnalazione del cugino (unico presente al momento dell’accaduto) di Grignani, il quale, in stato confusionale dovuto a una forte crisi di panico, ha reagito all’intervento in modo sconclusionato», si legge. Grignani e la moglie, Francesca Dall’Olio, inoltre «tengono a precisare che la vicenda di ieri sera non è in alcun modo legata alla famiglia né, tantomeno, che sia stata la moglie ad allertare i carabinieri». Nelle prossime ore, comunque, Grignani fornirà «ulteriori dettagli su quanto accaduto».

L’arresto era avvenuto ieri sera, a Rimini, dove il musicista e la sua famiglia sono in vacanza. Stando ai primi dettagli, Grignani avrebbe opposto resistenza a due militari, accorsi per placarlo mentre dava in escandescenze. Il 42enne cantautore avrebbe spinto dalle scale di un hotel in cui si era rifugiato un carabiniere, e ferito un altro alla gamba con un calcio. Attualmente, Grignani è agli arresti domiciliari: sarà giudicato dal Tribunale di Rimini per direttissima.

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