Conor Oberst: «La vicenda dello stupro mi ha danneggiato»

Ricorderete la vicenda che, lo scorso dicembre, ha visto coinvolto Conor Oberst, accusato di stupro da una donna, Joanie Faircloth. Oberst ha sempre respinto tutte le accuse, e anzi ha anche querelato la Faircloth, chiedendole 1,2 milioni di dollari di risarcimento.

Ora sono emersi nuovi documenti, rivelati dal sito TMZ, in cui Oberst afferma che la faccenda ha avuto un profondo impatto sulla sua carriera. Secondo le carte, Oberst avrebbe venduto meno dischi, nell’ultimo periodo, a causa delle accuse, e sempre per queste sarebbe stato scaricato dalla sua etichetta discografica. «Oberst – scrive TMZ – sostiene che le false accuse hanno danneggiato le vendite dei suoi dischi e hanno portato la sua casa discografica a licenziarlo». Il contratto rescisso, in particolare, sarebbe costato ad Oberst 200mila dollari. Quest’ultimo punto è stato però smentito da un portavoce del songwriter, secondo cui sarebbe ancora sotto contratto con la Nonesuch.

Nel frattempo, si attende comunque il pronunciamento del tribunale sulla vicenda dello stupro. Tutto era nato lo scorso dicembre, quando una donna, dapprima anonima, aveva postato un commento ad un articolo del sito XOJane in cui sosteneva di essere stata stuprata da Oberst dieci anni prima, ad un concerto. Oberst ha sempre negato tutte le accuse. Va anche detto che la Faircloth, sinora, ha sempre disertato ogni udienza in tribunale.

Di recente, il songwriter ha pubblicato il suo ultimo album, Upside down mountain. Ecco il video di Zigzagging toward the light:

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