Etichette indie, YouTube fa marcia indietro

YouTube fa marcia indietro: i video delle etichette indipendenti non saranno rimossi. Le label che non hanno sottoscritto l’accordo, proposto nei giorni scorsi, per aderire ad un nuovo servizio di streaming in abbonamento, non saranno dunque boicottate e avranno più tempo a disposizione per valutare la situazione.

La decisione è legata alle proteste che in questi giorni hanno bersagliato il colosso dello streaming video (di proprietà di Google). Certamente un peso ha giocato anche la decisione delle stesse etichette indipendenti di segnalare alla Commissione Europea YouTube per violazione delle norme antitrust.

La querelle nasce a maggio, quando YouTube aveva sottoposto alle case discografiche indie un contratto (già sottoscritto da tutte le major) per aderire ad un nuovo servizio di streaming in abbonamento, la cui sperimentazione è partita in questi giorni. Le etichette, però, non avrebbero avuto possibilità di contrattare le condizioni e, giudicandole inadeguate, le hanno respinte. YouTube, per bocca di Robert Kyncl, il responsabile contenuti e business operations, aveva allora fatto sapere al Financial Times che la piattaforma avrebbe bloccato i video delle etichette che non avessero firmato il contratto in pochi giorni.

Tuttavia, la prospettiva di un’indagine da parte della UE e le pressioni da parte di addetti ai lavori e non, hanno spinto YouTube a fare dietrofront. Vedremo come evolverà la vicenda, e soprattutto quale posizione prenderanno le label indie.

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