Shane MacGowan: «Il 2014 è l'ultimo anno dei Pogues»

Non sembra avere molti dubbi, Shane MacGowan: il 2014 è l’ultimo anno dei Pogues. Stando al frontman, la storica punk folk band anglo-irlandese è sul punto di dire basta.

«Volevo fare solo un concerto, non intendevo tirarla troppo per le lunghe – ha spiegato MacGowan ad Uncut -. No, è finita. Questo è l’ultimo anno. Ci sono un sacco di concerti interessanti – quella ad Hyde Park, di spalla ai Libertines, per esempio. Mi piace molto fare da spalla. Andate tutti affanculo. Ad ogni modo, questo sarà il nostro ultimo concerto».

Insomma, il live di sabato sera a Londra dovrebbe essere, stando a MacGowan, l’ultimo dei Pogues, protagonisti di recente anche a Rock in Idro, a Bologna. Peccato, però, che la band abbia in programma anche uno show al Festival Fete du Bruit di Landerneau, Francia, il prossimo 10 agosto. Insomma, l’annuncio dello scioglimento dei Pogues va preso con le molle: già nel 2010, proprio MacGowan aveva annunciato la fine dell’avventura con i compagni, salvo poi rimangiarsi tutto.

I Pogues si sono formati a Londra nel 1982: all’origine si chiamavano Pogue Mahone, da un’espressione gaelica che sta per “baciami il sedere”. Il loro album di maggior successo è del 1988, If I should fall from grace with God: il disco è prodotto da Steve Lillywhite (U2) e contiene il brano Fairytale of New York, cantato da MacGowan con la moglie di Lillywhite, Kirsty MacColl. MacGowan abbandonò la band nel 1991, a seguito dei suoi problemi con l’alcool, e i Pogues, 5 anni dopo, si sciolsero.

La reunion avvenne nel 2001. L’anno scorso, una brutta notizia ha fiaccato il gruppo: ad ottobre è scomparso Philip Chevron, uno dei membri storici della band. Non è da escludere, quindi, che la decisione di MacGowan sia anche il frutto della perdita di un musicista importante e di un amico come Chevron.

SOSTIENI LA BOTTEGA

La Bottega di Hamlin è un magazine online libero e la cui fruizione è completamente gratuita. Tuttavia se vuoi dimostrare il tuo apprezzamento, incoraggiare la redazione e aiutarla con i costi di gestione (spese per l'hosting e lo sviluppo del sito, acquisto dei libri da recensire ecc.), puoi fare una donazione, anche micro. Grazie