Dieci anni senza Marlon Brando. Il grande attore americano ci lasciava il 2 luglio del 2004, all’età di 80 anni. Un’esistenza non facile la sua, segnata da una serie di gravi vicende famigliari: il suicidio della figlia Cheyenne, la prigione per l’altro figlio, Christian, condannato per omicidio e poi morto, nel 2008.
Irrequieto e geniale, Brando ha attraversato cinquant’anni di storia del cinema, regalando interpretazioni memorabili in film come Fronte del porto, Un tram che si chiama desiderio, Il selvaggio, Viva Zapata!, Apocalypse now, Ultimo tango a Parigi, Il padrino. Il suo stile di recitazione, rivoluzionario negli anni ’50, quando avvenne il suo esordio, contribuì a popolarizzare il “metodo” dell’Actor’s Studio.
Negli ultimi anni, aveva dovuto fronteggiare un grave declino: morì solo, obeso e senza un soldo nella sua casa sulle colline di Los Angeles. Anche la gloria era tramontata, malgrado i due Oscar conquistati nel 1955 e nel 1973, per Fronte del porto e Il padrino (quest’ultimo rifiutato per protesta contro le politiche nei confronti dei nativi americani). La sua ultima apparizione pubblica fu addirittura al 2001, quando salì sul palco durante un concerto dell’amico Michael Jackson: la sua filippica contro le violenze sui minori, non programmata, non piacque al pubblico del Madison Square Garden, che lo riempì di fischi.
Una fine ingloriosa per quello che, almeno per un periodo, è stato il più grande di tutti.
Ecco alcune clip con le migliori interpretazioni di Brando:
Un tram che si chiama desiderio (Elia Kazan, 1951):
Fronte del porto (Elia Kazan, 1954):
Il selvaggio (László Benedek, 1954):
Ultimo tango a Parigi (Bernardo Bertolucci, 1972):
Il padrino (Francis Ford Coppola, 1972):
Apocalypse now (Francis Ford Coppola, 1979):