Addio a Jimmy Scott, star del jazz e di "Twin Peaks"

Si è spento all’età di 88 anni Jimmy Scott, grande cantante jazz, famoso anche per la sua partecipazione alla serie tv cult Twin Peaks. Scott era affetto dalla sindrome di Kallman, una patologia piuttosto rara, che impedisce il raggiungimento della pubertà. Stando alla moglie, Jeanie, il cantante è morto nel sonno nella sua casa di Las Vegas, giovedì scorso.

Scott era nato nel 1925 a Cleveland, Ohio. La sua prima apparizione fu, negli anni ’40, con la Lionel Hampton Band. Il suo nome di scena era “Little Jimmy Scott” proprio per via del suo aspetto “adolescenziale”. Tra i successi della prima fase della sua carriera va ricordata Everybody’s somebody’s fool, in cui però non fu accreditato. Nel 1963 firmò un contratto per la Tangerine Records di Ray Charles: tuttavia, nel decennio successivo l’interesse per lui si affievolì. Scott iniziò allora a lavorare come commesso e addetto all’ascensore in un hotel.

Negli anni ’90, la riscoperta, anche grazie alla partecipazione a Magic and loss, il disco di Lou Reed. Dopo la partecipazione a Twin Peaks, Scott riprese a pubblicare album. L’ultimo, All of me: live in Tokyo, risale al 2004. In sessantacinque anni di carriera, Scott ha collezionato collaborazioni con nomi importanti della scena jazz (Hampton, ma anche Charlie Parker, Sarah Vaughan, Charles Mingus, Quincy Jones, Wynton Marsalis e tanti altri) e della scena rock (Reed, David Byrne, Flea, Michael Stipe e Antony & The Johnsons).

Ecco Jimmy Scott che canta Sycamore trees in un episodio di Twin Peaks:

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