Anthony Marra, lo scrittore amato da Barack Obama

Un uomo e una bambina scappano attraverso i boschi. Lui si chiama Achmed, è un medico, non particolarmente bravo; è anche un artista mancato, insomma, uno che nella vita non ha combinato molto. Eppure, salvare la piccola Havaa, figlia del suo migliore amico, potrebbe essere una buona occasione di riscatto. Perché dietro di loro c’è una casa in fiamme e il padre di Havaa è stato arrestato da dei soldati. Achmed deve portare la bambina da una certa Sonja, un chirurgo che ha abbandonato una promettente carriera a Londra per tornare in Cecenia. Lì ha in gestione un piccolo ospedale, un luogo dove la guerra ha lasciato il suo segno, dove si nasce e di muore, dimenticandosi della vita in mezzo.

La fragile costellazione della vita è un titolo evocativo, perfetto per questo libro di Anthony Marra, edito in Italia da Piemme. L’autore è nato a Washington D.C. e ora vive in California. Ha studiato in Europa e ha frequentato un master di scrittura creativa alla Iowa University. Attualmente insegna a Stanford. A nemmeno trent’anni ha vinto alcuni dei più importanti premi letterari americani: con La fragile costellazione della vita, suo romanzo d’esordio, è stato candidato al prestigioso National Book Award.

Il New York Times ha elogiato quest’opera, inserita tra le migliori dell’anno, apprezzata anche da altre importanti testate (Publishers Weekly, The Washington Post, San Francisco Chronicle, Library Journal) e dal pubblico di Amazon e Goodreads. Non solo: anche il presidente Barack Obama è un fan del libro di Marra.


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