Immaginate un posto dove i libri sono presenti in ogni angolo: librerie, scaffali pieni di volumi dentro e fuori le mura. Quel posto esiste e si chiama Hay-on-Wye nel Regno Unito, ribattezzata the “town of books”.
È stato Richard Booth, nel ’61, ad aprire la prima libreria in una vecchia stazione dei pompieri, a cui se ne sono aggiunte altre nel corso degli anni. La fortezza che è sita nella città è diventata a sua volta uno strumento per promuovere la lettura: infatti, ospita decine di scaffali addossati alle mura, con migliaia di libri, che si possono scegliere a piacimento, lasciando in un barattolo 1 sterlina per quelli con copertina rigida (per gli altri il prezzo è di 50 centesimi).
Di tutte le librerie, la più famosa è senz’altro quella che porta il nome di Booth (tre piani di saloni in legno, più una caffetteria); ma anche la Murder and Mayhem (dedicata ai testi noir e mistery) o la Rose’s books, specializzata in libri per l’infanzia.
Naturalmente, Hay-on-Wye è diventato anche il fulcro di numerose iniziative dedicate alla lettura: nel 1988 è nato un festival (patrocinato addirittura dal Guardian), che si svolge solitamente a giugno. Uno degli ospiti delle passate edizioni è stato l’ex presidente Bill Clinton, che ha definito la cittadina la “Woodstock dei libri”.
Una curiosità: nell’aprile 1977, Booth proclamò il villaggio principato autonomo e se stesso il re. Nel 2000 nominò nelle sale del castello i membri della Casa dei lord.